Accolti alla Piccola Casa 12 profughi ucraini con disabilità

News

Viewing posts from the News category

Accolti alla Piccola Casa 12 profughi ucraini con disabilità

Arrivati a Torino il 22 marzo attraverso la Croce Rossa Italiana

Sono stati accolti martedì 22 marzo alla Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino 12 profughi ucraini con disabilità fra gli 83 che la Croce Rossa Italiana ha fatto evacuare da Leopoli e accompagnato in Italia. In Piemonte sono arrivati 21 profughi presso il Centro Operativo Emergenze di Settimo Torinese che sono poi stati immediatamente trasferiti, grazie alla collaborazione della Protezione Civile, in strutture idonee del territorio, fra cui appunto il Cottolengo.

La Piccola Casa della Divina Provvidenza appena appresa la notizia la sera del 21 marzo si è subito attivata per offrire ospitalità in una delle Rsa del Cottolengo di Torino, la famiglia Ss. Innocenti, dove vi erano a disposizione proprio 12 posti. L’accoglienza è stata possibile anche grazie alla cooperativa «Crescere 1979» che ha fornito il personale necessario. L’Ospedale Cottolengo ha immediatamente offerto disponibilità per eventuali necessità medico-sanitarie delle persone accolte.

Allo stesso tempo il Social Housing «CiVivo15» della Piccola Casa (via Cottolengo 17), in sinergia con l’Ufficio per la Pastorale Migranti della Diocesi di Torino, è a disposizione per accogliere le famiglie ucraine arrivate in Piemonte in attesa di una sistemazione stabile. Al momento è accolta una famiglia.

Infine le Scuole Cottolengo di Italia hanno offerto la propria disponibilità per inserire bambini e ragazzi ucraini nelle proprie classi.

La Piccola Casa in base alla propria mission, anche in questa emergenza umanitaria, continua a mettere a disposizione le proprie opere per accogliere le persone più fragili.

Come donare

Paypal o carta di credito

 

Dona ora

Bonifico

Banca del Piemonte sede di Torino

IBAN

IT16 T030 4801 0000 0000 0085 070

Indicare nella causale “Emergenza Ucraina” e inviare insieme all’indirizzo anche il Codice Fiscale, necessario per la ricevuta

WhatsApp-Image-2022-03-22-at-17.18.38

L’arrivo dei profughi ucraini, martedì 22 marzo, con la Croce Rossa Italiana nell’Rsa Ss. Innocenti del Cottolengo di Torino

La visita del cardinale Parolin

L’Arca di Noè

L’Arca di Noè


 

 

La Piccola Casa della Divina Provvidenza è impegnata in Kenya, nel distretto di Meru, nell’assistenza alle persone con disabilità fisiche e mentali dal 1972, quando i primi fratelli, suore e sacerdoti cottolenghini arrivarono in terra africana per iniziare la loro missione. Nel 1983 il Vescovo di Meru chiede ai fratelli cottolenghini di trasferirsi in un piccolo villaggio, Chaaria, per dare inizio ad un nuovo Centro per persone con disabilità e dal 2000 le suore cottolenghine affiancano il servizio dei fratelli. A Chaaria la popolazione è molto povera, pochi hanno l’elettricità e nessuno l’acqua potabile. L’economia del villaggio, e di buona parte del distretto, è di sussistenza. A fianco del Centro per persone con disabilità è presente un Ospedale, la cui presenza sul territorio è fondamentale, poiché serve 4 distretti oltre a quello in cui è situato ed è una importante risorsa in termini occupazionali. Attualmente il Centro cottolenghino serve 52 disabili mentali e fisici di età compresa tra i 20 ed i 65 anni ed è l’unica struttura che offre questo servizio nel vasto territorio di riferimento. L’Ospedale riceve pazienti da tutta la regione del Meru e del vicino Tharaka Nithi, non solo per la qualità dei servizi offerti, ma anche perché è noto per offrire prestazioni gratuite in casi di reale e provata povertà dei pazienti.  Nel 2020 sono stati registrati 7418 ricoveri; negli ambulatori (compreso il pronto soccorso) abbiamo effettuato 32.281 accessi, di cui 8014 casi pediatrici.

Il progetto

Oltre al servizio di ospitalità per le persone che risiedono nel centro, sono presenti laboratori di attività occupazionale, catechesi, servizi di fisioterapia e periodicamente si organizzano uscite di svago. Coordinato da un operatore laico, il centro si avvale del servizio di fratelli e suore cottolenghini, dipendenti e volontari. La maggioranza degli assistiti non ha famiglia o proviene da una situazione di povertà estrema che non permette ai famigliari di prendersi cura di loro. Gli aiuti da parte dello Stato sono ancora molto scarsi e sicuramente insufficienti a rispondere ai molti bisogni di queste persone. Il centro di Chaaria è uno dei pochissimi in Kenya ad accogliere persone con disabilità in modo residenziale e permanente.

L’edificio che accoglie le persone disabili è stato costruito nel 1984 e ora ha bisogno di corposi interventi di riqualificazione. È già stato eseguito un primo intervento di sostituzione del tetto e altri lavori di ristrutturazione interna dei locali, con acquisto di attrezzature per le necessità degli ospiti, grazie anche al sostegno della Fondazione Davida, ma rimangono ancora numerosi interventi. In occasione della sostituzione del tetto sono stati rinnovati i pannelli solari che forniscono acqua calda al centro.

Gli obiettivi

  • Garantire un ambiente dignitoso ai nostri assistiti
  • Adeguare i locali alle attuali esigenze normative
  • Creare opportunità lavorative a livello locale

Beneficiari

I beneficiari diretti sono i nostri assistiti, 52 uomini con un’età compresa fra i 20 e i 65 anni, affetti da disabilità fisica e/o mentale medio – grave e gravissima, con problemi di epilessia, innesti psichiatrici e altre patologie croniche (cardiopatia,ipertensione, etc.).

I beneficiari indiretti saranno le loro famiglie ove presenti e la popolazione locale per effetto dell’opportunità di lavoro e non ultimo la promozione di una cultura favorevole all’accoglienza e integrazione delle persone con disabilità.

Azioni

Gli interventi ancora da eseguire sono:

  • ristrutturazione bagni: cambio dei sanitari, rifacimento pavimentazione, rifacimento controsoffitto e tinteggiatura;
  • ristrutturazione camere: rifacimento pavimentazione, controsoffitto e tinteggiatura; stessi interventi per alcune parti comuni ancora non ristrutturate.

Sostieni il progetto

Puoi sostenere il progetto con le seguenti donazioni

  • 20 € Contribuisci alla sostituzione dei sanitari;
  • 50€ Contribuisci alla sostituzione delle pavimentazioni e dei controsoffitti;
  • 100€ Contribuisci alla tinteggiatura degli ambienti.

Come donare

Paypal o carta di credito

 

Dona ora


Bonifico

Banca del Piemonte sede di Torino

IBAN

IT16 T030 4801 0000 0000 0085 070

 

Indicare nella causale il Titolo del progetto scelto e inviare insieme all’indirizzo anche il Codice Fiscale, necessario per la ricevuta

 

Raccolta alimentare 2021

Raccolta alimentare 2021

La fame non è un gioco è il titolo che la Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo ha voluto dare alla raccolta alimentare che si svolgerà sabato 29 maggio 2021 presso il supermercato «Il Gigante» di via Cigna, a favore di a persone e famiglie in difficoltà che ogni giorno bussano alle porte della Piccola Casa della Divina Provvidenza.

Ad accogliere i donatori saranno presenti numerosi volontari del Cottolengo, che allestiranno i banchetti e presteranno servizio lungo tutta la giornata dedicata alla raccolta alimentare.

«I poveri di Torino», sottolinea don Giovanni Morero, vice padre della Piccola Casa della Divina Provvidenza, «ringraziano tutti coloro che hanno risposto all’invito di Gesù: ‘avevo fame e mi avete dato da mangiare … Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me’ (Mt 25)».

 L’iniziativa va a continuare la tradizione delle raccolte alimentari a favore dei poveri che ogni giorno vengono accolti presso la mensa di Casa Accoglienza, situata in via Andreis a Torino. I beni più idonei sono i prodotti alimentari a lunga conservazione come pasta, olio, riso, tonno, legumi in scatola, carne in scatola, passata di pomodoro, caffè, latte UHT, farina, zucchero, sale e biscotti.

Sono stati raccolti oltre 1.330 chilogrammi di alimenti a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia, destinati a persone e famiglie in difficoltà che ogni giorno bussano alle porte della Piccola Casa della Divina Provvidenza.

locandina colletta alimentare

30 Better

30 Better


 

SINTESI PROGETTO:

Il Cottolengo Vocational Rehabilitation Center for Differently Abled (CVRCDA) è un’iniziativa della Cottolengo Educational and Charitable Society situata nel villaggio di North Paravur, Kerala, India.

L’obiettivo principale è: la riabilitazione professionale dei giovani con disabilità attraverso una formazione orientata all’inserimento nel mondo di lavoro.

Il centro fornisce servizi professionali e riabilitativi. A sette anni dalla sua fondazione, il centro ha formato più di 100 giovani con disabilità mentale lieve.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Ufficio Missionario dell’Arcidiocesi di Torino: Quaresima di Fraternità (QdF), ci serve il Vostro AIUTO.

 

OBIETTIVO GENERALE:

Accedere alla formazione e creare opportunità per lo sviluppo delle

capacità funzionali di base, delle abilità personali e sociali e per la

preparazione al lavoro.

Accompagnare lo sviluppo delle capacità di adattamento fornendo

esperienze in varie situazioni di vita.

 

OBIETTIVO SPECIFICO:

L’obiettivo specifico del progetto è quello di dotare 30 giovani, disoccupati ed appartenenti allo strato povero della società, di capacità di lavoro in autonomia o all’interno di aziende.

ATTIVITA’ PREVISTE:

Si prevede di fornire competenze tecniche mediante sette tipologie di attività:

1) Istruzione elementare di base

2) Corsi di preparazione di detersivi

3) Formazione in agricoltura

4) Corsi di informatica di base

5) Coltivazione di orchidee

6) Allevamento piccoli animali

7) Tirocinio esterno e inserimento lavorativo

 

 


Sostienici:

10 Euro:

Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 1 mese

30 Euro:

Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 3 mesi

50 Euro:

Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 5 mesi

80 Euro:

Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 8 mesi

120 Euro:

Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 12 mesi

 

 

 

Raccolta Alimentare 2020

Raccolta alimentare 2020 – Cottolengo e SERMIG insieme per le famiglie più bisognose

La solidarietà dei torinesi verso le persone più bisognose non si è fatta fermare dalla pandemia di coronavirus in corso.

Sabato 10 ottobre 2020 presso i supermercati «Il Gigante» di corso Marche e via Cigna e «Lidl» di via Bologna sono stati raccolti 3.550 chilogrammi di alimenti a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia che saranno destinati a persone e famiglie in difficoltà che ogni giorno bussano alle porte della Piccola Casa della Divina Provvidenza e del Sermig.

Ad accogliere i donatori c’erano numerosi volontari del Cottolengo e i giovani dell’Arsenale della Pace, che insieme hanno allestito i banchetti e prestato servizio lungo tutta la giornata dedicata alla raccolta alimentare.

«I poveri di Torino», sottolinea don Giovanni Morero, vice padre della Piccola Casa della Divina Provvidenza, «ringraziano tutti coloro che hanno risposto all’invito di Gesù: ‘avevo fame e mi avete dato da mangiare … Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me’ (Mt 25)».

La Piccola Casa e il Sermig ringraziano i Direttori dei supermercati coinvolti e tutti coloro che hanno contribuito al buon esito dell’iniziativa di solidarietà.

Emergenza locuste

Emergenza locuste


 

Aggiornamento

 


Localizzazione

Da gennaio 2020 si è verificata una terribile invasione di locuste nel Corno d’Africa che si è aggravata nel mese di febbraio. Enormi sciami di locuste hanno devastato i raccolti e la vegetazione dapprima in Etiopia, Somalia e Kenya e, nell’ultima settimana, anche in Sud Sudan, Gibuti, Uganda e Tanzania. Sono coinvolte le comunità del Cottolengo che operano nel centro del Kenya, a Gutunga e Mukothima, dove le suore gestiscono l’Health Centre, un presidio sanitario con a disposizione un ricovero di primo soccorso, un ambulatorio, un laboratorio analisi e un consultorio pediatrico, a Tuuru dove il Cottolengo gestisce un centro per bambini disabili e un Health Centre, a Chaaria un Ospedale e un Centro per adulti disabili. Imponente l’impegno delle suore a sostegno del welfare e della scolarizzazione, in particolare a supporto delle persone con disabilità secondo lo spirito del fondatore san Giuseppe Benedetto Cottolengo.

Premessa

Secondo l’Onu si tratta della peggiore invasione di cavallette degli ultimi 25 anni: questi sciami, secondo i dati diffusi dalla FAO (organizzazione Onu per l’alimentazione e l’agricoltura), possono contare fino a 192 milioni di insetti e in un solo giorno sono in grado di percorrere 150 chilometri e il loro potenziale distruttivo è enorme: uno sciame di cavallette di 1 chilometro quadrato può mangiare la stessa quantità di cibo consumato in un giorno da 35.000 persone. La massa di cavallette ha avuto origine in Yemen e, attraverso il Mar Rosso, è poi approdata nell’Africa orientale. “Gli sciami di cavallette hanno iniziato a deporre le uova e una nuova fase di riproduzione incrementerà il loro numero”, ha detto Keith Cressman, Funzionario Senior del Servizio Prevenzione Cavallette della FAO. “Sono necessari interventi urgenti per impedire che aumentino per tutelare i mezzi di sussistenza degli agricoltori e degli allevatori”.

Cause

Molti climatologi sottolineano che il 2019 è stato un anno molto caldo e umido, ben al di là dei valori normali: una condizione ideale per il moltiplicarsi di questi insetti.

somalia-locuste-invasione

Appello ONU

«Attualmente», ha dichiarato il capo degli affari umanitari dell’Onu Mark Lowcock, «nei primi tre Stati ci sono 13 milioni di persone in una situazione di insicurezza alimentare acuta. Con l’avanzare dell’invasione delle locuste verso pascoli e terre coltivate le Nazioni Unite prevedono che le famiglie che vivono nelle zone rurali potrebbero essere messe ancora più a dura prova dalla fame. Questo potrebbe costringere milioni di persone colpite ad abbandonare le loro terre per sopravvivere, cercando di emigrare in Occidente».

Bisogni

Nella sola regione del Tharaka i parassiti hanno distrutto 7 villaggi: tutti i campi, le aree verdi, gli alberi, in particolare le fiorenti coltivazioni di mais, miglio e sorgo. Senza questi raccolti gli abitanti delle zone colpite dovranno presto fare i conti con la fame che causerà l’aumento delle malattie mettendo in pericolo in particolare bambini, anziani e persone con patologie.

Azioni

Le suore assistono quotidianamente centinaia di famiglie povere in particolare la loro opera si concentra nella zona di Gaceuni, una delle più povere e arretrate, dove la siccità è frequente: proprio lì in una sola notte le locuste hanno divorato tutto. Le cavallette dal nord sono arrivate fino alle comunità delle suore del Cottolengo, colpendo i villaggi in cui le religiose operano portando aiuti concreti alla gente. In particolare i presidi sanitari non si limitano solo a fornire cure agli ammalati, ma diventano un vero e proprio centro di riferimento per una vasta area. In un contesto di villaggi disseminati sul territorio è spesso impossibile per la popolazione recarsi presso le strutture sanitarie a farsi curare, specialmente se le patologie vengono sottovalutate. Per questo sono i centri medici ad andare verso i pazienti attraverso i «mobile Clinic», le cliniche mobili che con regolarità si spostano nei villaggi visitando i malati e fornendo un’educazione sanitaria di base alle famiglie.


Sostieni

1) L’acquisto di semi: mais, miglio, fagioli e sorgo per ripristinare le coltivazioni ormai distrutte
2) L’acquisto di medicinali: per le fasce più colpite dalla carenza di cibo e dalla malnutrizione: bambini, anziani e persone affette da patologie gravi.
3) I pacchi viveri per le famiglie più povere che abitano nei villaggi periferici a 17 Km dai Centri.

Obiettivo: 18.000 € - Raccolti 18.000 €


 


La preparazione dei pacchi viveri e degli spruzzatori di insetticidi per le famiglie dei villaggi di Mukothima

 

Scarica il progetto Read the project

Algida & Friends

Divertimento, musica e solidarietà, al gusto di un buon gelato: è il connubio perfetto per dare avvio al nuovo anno e per ricordarsi sempre che la felicità è vera solo se condivisa. È da queste basi che prende vita “Algida & Friends”, un evento di beneficenza a sostegno dell’inclusione scolastica e del benessere dei bambini ospedalizzati, realizzato da Algida in collaborazione con il Cottolengo – Piccola Casa della Divina Provvidenza – e con la Fondazione FORMA Ospedale Infantile Regina Margherita.

L’evento si terrà il prossimo 29 gennaio a partire dalle 17 al Pala Alpitour di Torino e sarà possibile partecipare scaricando gratuitamente il biglietto su eventbrite.it dove se lo si desidera si può fare una donazione a sostegno dei progetti.

algida-friends-cottolengo-29-gennaio-2020

L’evento ha lo scopo di raccogliere fondi a sostegno del progetto “Un salvadanaio per la Scuola Cottolengo”, nato per supportare il diritto allo studio di un numero sempre crescente di bambini con difficoltà socio-economiche o di salute e per favorire una migliore integrazione delle loro famiglie nella comunità in cui vivono. Oltre a questo, l’evento sosterrà FORMA – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita Onlus, attraverso uno speciale allestimento nel reparto di Pediatria, finalizzato a creare un ambiente più allegro, colorato e “a misura di bambino”.

Special guest dell’evento saranno Benji e Fede, che si esibiranno sul palco del Pala Alpitour per animare questo momento unico di divertimento e solidarietà.

Prendi il biglietto su EventBrite

Il progetto “Un salvadanaio per la Scuola Cottolengo”

Premessa
Da sempre caratteristica della Piccola Casa della Divina Provvidenza, nonché della scuola Cottolengo è l’attenzione per le persone in difficoltà. La scuola Cottolengo nasce per accogliere prima di tutto i più bisognosi. Educazione, buonsenso e sereno distacco atto al bene dei propri ragazzi e non all’affermazione del proprio orgoglio sono piano di lavoro imprescindibile con chi, donando la sua vita gratuitamente a questa Opera, porta il ‘Caritas Christi Urget Nos!’ come risposta alle tante problematiche della società moderna. Nella Scuola Cottolengo di Torino è particolarmente intenso l’impegno per accogliere l’elevato numero di alunni, considerando le specificità e le abilità di ciascuno di loro. In particolare, la Scuola accoglie 10 classi della primaria (248 alunni) e 6 classi della secondaria di primo grado (143 alunni), per un totale di 16 classi con 391 alunni nell’anno scolastico 2018-19. Nell’ultimo anno sono ulteriormente aumentati gli alunni stranieri, pari a 112 rispetto ai 102 dell’a.s. precedente. La loro incidenza complessiva passa, dunque, dal 27% al 28,6% degli iscritti, a riprova della piena rispondenza del Cottolengo alle esigenze del territorio in cui opera, essendo insediata in un quartiere a forte presenza di immigrati. Particolarmente elevata e crescente è l’incidenza degli alunni con difficoltà di diverso tipo, che nell’a.s. 2018-19 sono complessivamente 83, ovvero il 21,2% della scolaresca, rispetto ai 75 del precedente a.s., che incidevano per il 20% sul totale. Ciò determina anche la composizione del corpo docente e la tipologia di attività extra-didattiche de-finite nella Scuola di Torino, su cui ci si sofferma in seguito. Ci limitiamo qui a ricordare che, al fine di assicurare un ambiente familiare che aiuti ad affrontare con serenità gli impegni, gli alunni più fragili sono accompagnati, secondo le loro necessità, anche da insegnanti di sostegno e assistenti vari, alcuni messi a disposizione dai Comuni o dall’Asl e, la maggior parte, a carico della Piccola Casa. Alla previsione di un supporto psicologico per insegnanti e alunni, si affiancano servizi di assistenza nell’ambito della logopedia e della fisioterapia. Guardando la composizione degli alunni iscritti nell’a.s. 2018-19, possiamo osservare che sono ben 40 gli alunni con disabilità certificata (10,2% del totale), 30 quelli con disturbi evolutivi specifici (BES) (7,7% del totale) e 13 gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) (3,3% del totale). In tutti questi casi si rende necessaria la definizione di un percorso didattico adeguato alle specifiche esigenze degli alunni, a cui la Piccola Casa presta estrema attenzione, anche al di là dei limiti posti dalla normativa, al fine di dare una risposta quanto più possibile efficace agli alunni e alle loro famiglie. In particolare, per gli alunni con una certificazione medico-legale di disabilità (certificato H) la normativa prevede l’assegnazione di un insegnante di sostegno e la definizione di un piano educativo individuale (PEI). I bisogni educativi specifici (BES) non costituiscono una categoria diagnostica, ma individuano difficoltà pedagogiche, che possono essere determinate da motivazioni di natura fisica, biologica, fisiologica, sociale o psicologica. Nei BES, dunque, possono essere ricompresi alunni con esigenze estremamente variegate ed eterogenee; in questo tipo di bisogni possono rientrare, ad esempio, quelli derivanti da una fragilità sociale e culturale, i disturbi di apprendimento e i disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. In base alla normativa, solo in alcuni casi queste esigenze possono essere affrontate con un piano didattico specifico. Gli alunni con disturbi specifici nell’apprendimento (DSA) rientrano in una categoria diagnostica che viene certificata dal SSN e, in base a quanto previsto dalla normativa, devono essere seguiti sulla base di un piano didattico personalizzato (PDP); questi alunni, pur dotati di normali capacità cognitive, presentano una difficoltà specifica di apprendimento nella lettura e/o nella scrittura e/o nel calcolo (dislessia, disgrafia, discalculia), che richiede la definizione di misure compensative e dispensative nell’ambito didattico.
Localizzazione
SCUOLA PARITARIA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO “COTTOLENGO”, Via San G. Cottolengo 14 10152 Torino (TO). 3
Obiettivi
1) Accogliere e rispettare i bambini e la loro storia, accompagnandoli per un periodo della loro vita alla scoperta della realtà che li circonda, facendo, all’interno di questa realtà, esperienza di sé in azione. 2) Cura e rispetto delle differenze sia nel campo della disabilità che in ambito sociale, religioso ed economico, favorendo il Sistema Inclusivo del programma didattico. 3) Sostegno del personale docente della Scuola di Torino, dedicato alle persone in situazioni di fragilità, poiché si possa mantenere l’attuale percentuale dedicata al sostegno rispetto, non solo alla media Regionale, ma Nazionale.

La Piccola Casa pronta ad accogliere Giovannino

La Piccola Casa si dichiara disponibile ad accogliere Giovannino, un bambino nato con una  malattia rara che attualmente vive presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino. Tutto il personale da tempo sogna per lui una vera casa dove possa sentirsi accolto e protetto. Qui di seguito pubblichiamo la lettera con cui Padre Carmine Arice, rivolgendosi  direttamente al piccolo Giovannino, offre la possibilità di esaudire il sogno di una casa anche per lui.

Caro Giovannino,

quando questa mattina abbiamo letto la tua storia, così breve ma già così importante, ci è venuto subito nel cuore il desiderio di accoglierti tra noi. Sai, don Giuseppe Cottolengo ha voluto una casa proprio per quanti fanno fatica a trovarne una perché la loro situazione di vita o di salute era particolarmente difficile. E così vogliamo continuare a fare anche noi.

Sai, alcuni pensano ancora a casa nostra come un luogo dove abita gente che è bene non mostrare in giro, o che è segregata  chissà in che modo. In realtà, sempre di più la Piccola Casa che, se sarà necessario, è disposta ad essere la tua casa, sta modulando risposte diverse a domande diverse. C’è chi ha bisogno di una struttura sanitaria, chi ha bisogno di una casa di cura o di assistenza perché non autosufficiente, chi di una scuola, chi di una casa famiglia, chi di una comunità di accoglienza …!

Anche per te, caro Giovannino, vorremmo pensare un’accoglienza degna del valore infinito della tua esistenza, con tutto ciò che sarà necessario e nelle modalità che richiede una situazione così particolare come la tua: insomma una casa con persone che ti vogliono bene e si prendono cura di te fino a quando sarà necessario.

Se poi ci sarà una famiglia, con un papà e una mamma che vorranno essere tuoi genitori, saremo contenti di affidarti a loro. Quello che ci preme dirti ora, e che questa mattina con Madre Elda e Fratel Giuseppe abbiamo subito pensato, è che tu una casa ce l’hai: la nostra casa è la tua casa! E siamo certi che la Divina Provvidenza, in sinergia con le istituzioni che vorranno aiutarci, non mancherà di dare tutto il necessario.

Ti abbracciamo con tutto il cuore.

A nome di tutta la Piccola Casa della Divina Provvidenza

                                                                                                              Padre Carmine Arice

(Padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza)

Raccolta alimentare, donati 3.925 chili di alimenti

Cresce la risposta dei torinesi alla Raccolta alimentare solidale promossa dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo) e dall’Arsenale della Pace del Sermig.

Sabato 19 ottobre presso i supermercati «Il Gigante» di corso Marche e via Cigna e «Lidl» di via Bologna sono stati raccolti 3.925 chilogrammi di alimenti a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia che saranno destinati a persone e famiglie in difficoltà che ogni giorno bussano alle porte della Piccola Casa e del Sermig. Rispetto alla precedente raccolta si è registrato un aumento del 30% di cibo donato.

Numerosi volontari del Cottolengo e i giovani dell’Arsenale della Pace hanno allestito i banchetti e prestato servizio lungo tutta la giornata di sabato scorso.

«I poveri di Torino», sottolinea don Giovanni Morero, vice padre della Piccola Casa della Divina Provvidenza, «ringraziano tutti coloro che hanno risposto all’invito di Gesù: ‘avevo fame e mi avete dato da mangiare … Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me’ (Mt 25)». La Piccola Casa e il Sermig ringraziano i Direttori dei supermercati coinvolti e tutti coloro che hanno contribuito al buon esito dell’iniziativa di solidarietà.

Apri la chat
1
Contattaci ora
Ciao 👋

Scrivici in chat per qualsiasi informazione!