Dona un farmaco per le “nostre perle”

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Dona un farmaco per le “nostre perle”

Dona un farmaco per le “nostre perle”

La Piccola Casa della Divina Provvidenza è impegnata nell’assistenza alle persone con disabilità fisiche e mentali dal 1973, quando i primi Fratelli, Suore e Sacerdoti cottolenghini arrivarono in terra africana per iniziare la loro missione. Attualmente il Centro svolge un servizio residenziale con attività di terapia occupazionale, catechesi, fisioterapia, uscite di svago e servizio medico per le emergenze garantito 24 ore su 24 dal nostro Ospedale, grazie all’ausilio di dipendenti e volontari. Le “nostre perle” sono 53 uomini con un’età compresa fra i 20 e i 65 anni, affetti da disabilità fisica e/o mentale medio-grave e gravissima, con problemi di epilessia, psichiatrici e altre patologie croniche (cardiopatia, ipertensione, etc). Sono curabili solo attraverso la somministrazione di farmaci, che permettono loro di svolgere attività occupazionali e socializzanti. La maggioranza degli assistiti non ha famiglia o proviene da una situazione di povertà estrema che non permette ai familiari di prendersi cura di loro. Il tesoro più prezioso della nostra Missione sono proprio le “nostre perle”, di cui di prendiamo cura e con cui vogliamo condividere la nostra vita.

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Congresso di endourologia

Nel corso di questa settimana (22-24 maggio 2019) Torino ospiterà la XVIII edizione del Congresso della Società Italiana di Endourologia (IEA) presso il Centro Convegni dell’Unione Industriale.

foto_UROLOGIAL’organizzazione è stata condivisa tra l’Ospedale Universitario di Orbassano (Torino) e l’Ospedale Cottolengo di Torino, e prevede oltre 20 chirurgie in diretta, sia robotiche/laparoscopiche trasmesse dalle sale operatorie dell’Urologia diretta dal professor F. Porpiglia, sia endourologiche trasmesse da quelle dell’Urologia diretta dal dottor C.M. Scoffone, con l’aggiunta di interventi trasmessi da remoto e pre-registrati. Il tutto per consentire la dimostrazione degli approcci miniinvasivi più innovativi, eseguiti da chirurghi di grande esperienza clinica, tecnica e tecnologica, e dotati di essenziali capacità didattiche, al fine di condividere il progresso con tutti i partecipanti. Il congresso vedrà riuniti numerosi urologi italiani e stranieri, che saranno inoltre coinvolti in tavole rotonde e dibattiti su argomenti “sulla cresta dell’onda”, con la possibilità di arricchire le conoscenze puramente scientifiche con suggerimenti e trucchi pratici da mettere in atto nella attività quotidiana di diagnosi e cura delle svariate patologie oncologiche e benigne.

Leggi il programma

Cos’è il 5 per mille?

Il 5 per mille è una misura fiscale simile all’8 per mille che consente di destinare una parte del proprio IRPEF a favore del mondo noto come “terzo settore”, che comprende attività di volontariato, assistenza, promozione sociale, ricerca scientifica e universitaria, attività sportive, a patto che non siano a fini di lucro. Si tratta di una scelta volontaria che consente di sostenere le attività che più stanno a cuore indirizzando una parte dell’IRPEF già dovuto. Non si tratta di una donazione, di conseguenza non sono applicabili le agevolazioni fiscali relative, ma allo stesso tempo non comporta alcun onere aggiuntivo, dato che riguarda il 5 per mille dell’IRPEF che deve in ogni caso essere versato.

Mentre si compila la dichiarazione dei redditi, che sia il modello Redditi Persone Fisiche o il modello 730 o semplicemente il modello CU, si potrà compilare un allegato con sette riquadri in cui indicare il codice fiscale della Fondazione Cottolengo Onlus (97656390016) e lo spazio in cui apporre la firma. Se manca il codice fiscale o la firma viene considerata nulla l’intenzione, e lo Stato non eroga il 5 per mille, trattenendoselo. È quindi importante inserire sia il codice fiscale sia la firma per poter devolvere il 5 per mille al Cottolengo.

Scarica il 730 precompilato

Ci sono differenze fra 5 per mille e 8 per mille?

Il funzionamento è estremamente simile, ma le finalità delle due misure fiscali è diverso. L’8 per mille viene versato a favore di una confessione religiosa a scelta del contribuente, oppure allo Stato. La scelta può essere operata tra Stato, Chiesa Cattolica, Chiesa Avventista del settimo giorno, Assemblee di Dio in Italia, Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Luterana in Italia, Comunità Ebraiche Italiane, Unione Buddhista, Unione Induista, Chiesa Apostolica, Diocesi Ortodossa Italiana, Unione Cristiana Evangelica Battista. Sulla base delle firme ottenute viene erogato il reddito alle varie confessioni religiose. È possibile versare sia il 5 per mille sia l’8 per mille, di conseguenza è possibile sostenere le attività del Cottolengo e di una confessione religiosa senza alcun problema.

Qual è il codice fiscale del Cottolengo?

Il codice fiscale della Fondazione Cottolengo Onlus è 97656390016

Quando nasce il 5 per mille?

Il 5 per mille viene istituito nel 2006 con la legge finanziaria di quell’anno, per poter garantire un sostentamento, attraverso la destinazione di una quota di IRPEF, alle organizzazioni no profit, alle attività di ricerca scientifica e sanitaria e alle attività socialmente utili svolte dai Comuni. Nel 2009 è stata introdotta la possibilità di finanziare le associazioni sportive dilettantistiche e l’anno successivo il tetto massimo erogabile, fissato nel 2007 a 250 milioni di euro, è stato innalzato a 400 milioni. Nel 2011 fra le finalità sono state inserite le attività di tutela e rivalutazione dei beni culturali e paesaggistici. Dal 2014 la misura è stata resa definitiva, evitando di doverla reinserire ogni anno nella legge finanziaria, innalzando nello stesso il tetto a massimo 500 milioni erogabili. Dal 2008 vige l’obbligo di stilare, entro un anno dall’incasso, un rendiconto che illustri dettagliatamente come sono state utilizzate le somme ricevute.

Scopri come versare il 5 per mille

Testamento Solidale

Fare del bene è possibile, sempre. Anche in punto di morte, grazie al testamento solidale. Con testamento solidale si intende l’inserimento in qualità di erede o di legatario la Piccola Casa della Divina Provvidenza, in modo da sostenerne le attività. Un testamento solidale consente di prendersi cura dei malati, di finanziare le attività che la Piccola Casa da sempre svolge a favore degli ultimi, sia sociali sia formative, promuovendo l’inclusione e l’integrazione di quelli che la società comune considera ultimi.

Secondo quanto si trova nella legislazione italiana, il testamento è l’atto con cui una persona, nota come testatore, sceglie come saranno suddivisi i propri averi dopo che avrà cessato di vivere. Un testamento deve riportare in maniera chiara ed evidente la persona o l’ente a cui si vuole lasciare dei beni o delle somme economiche, nelle forme riconosciute dalla legge (testamento olografo, pubblico o segreto) ed è revocabile e modificabile dal testatore in qualunque momento. È legalmente valida la versione più recente di testamento, che annulla le precedenti.

Grazie al testamento solidale è possibile lasciare un segno della propria presenza e della propria generosità anche quando non ci si sarà più. Non sono necessari ingenti patrimoni per sostenere il lavoro della Piccola Casa della Divina Provvidenza, dato che anche un piccolo contributo può fare la differenza. Si tratta di un atto di consapevolezza e generosità che nulla toglie ai propri eredi e arricchisce il proprio testamento di ideali come la solidarietà e il senso di eguaglianza.

Cosa si può lasciare tramite testamento solidale alla Piccola Cada della Divina Provvidenza

  • una somma di denaro, azioni, titoli d’investimento;
  • un bene mobile, come un’opera d’arte, un gioiello o anche un arredo;
  • un bene immobile, come un appartamento;
  • una polizza vita indicando la Piccola casa come beneficiaria.

Un testamento è un atto di tutela sia verso se stessi, sia verso i propri familiari, dato che permette di disporre, rispettando le prescrizioni di legge, dei propri beni o di parte di essi in maniera chiara e inequivocabile. Il testamento olografo e il testamento pubblico sono le tipologie più diffuse. Con testamento olografo si intende il testamento redatto direttamente dal testatore. Un testamento olografo è valido quando è datato, firmato e, scritto a mano nella sua interezza dal testatore. Non può essere scritto da una persona diversa dal testatore sotto dettatura. Può essere conservato sia dallo stesso testatore sia da un notaio. Il testamento pubblico è redatto da un notaio, che raccoglie e mette per iscritto le volontà del testatore. Viene conservato dal notaio finché è in attività, successivamente presso l’Archivio Notarile. Al momento della morte del testatore, il notaio è tenuto a comunicarne l’esistenza agli eredi e ai legatari, provvedendone anche alla pubblicazione.

Il testamento è legalmente revocabile in qualunque momento da parte del testatore stesso, redigendone uno nuovo in una forma riconosciuta dalla legge, avendo cura di inserire una formula come “Revoco ogni mia precedente disposizione testamentaria”. Un testamento solidale non va ad intaccare la parte nota come “legittima” e riservata dalla legge ai soggetti noti come legittimari: il coniuge, i discendenti legittimi e naturali, gli ascendenti legittimi. In assenza di testamento, il patrimonio viene devoluto ai parenti a partire da quelli più vicini al defunto (figli e coniuge), fino a quelli più lontani sino al sesto grado di parentela. Nel caso in cui non vi siano parenti entro il sesto grado e non vi sia una disposizione testamentaria, l’eredità sarà incamerata dallo Stato.

Scopri come rendere il tuo testamento solidale

Con I Miei Occhi arriva a Cuneo

La Piccola Casa  di Cuneo vuole riproporre alla sua città la mostra “Con i miei occhi” realizzata a Torino il mese di novembre dello scorso anno.

Vogliamo offrire ai cittadini di Cuneo un’opportunità imperdibile per “vedere il mondo” attraverso queste prospettive, che mettono in luce emozioni, percezioni, sentimenti e realtà particolari.

La Piccola Casa  di Cuneo ricorda:

  • i 120 anni da quando, come piccolo seme, ha avuto inizio la casa Cottolengo di Cuneo. Tra le notizie storiche si legge: “Per interessamento di Don Peano, le Suore del Cottolengo nel dicembre 1899 aprirono, una modesta casa offerta da Comm. Toselli, per l’accoglienza di ragazze fragili”.
  • i 10 anni dell’inaugurazione della attuale Casa, marzo 2009.

Il messaggio lanciato dalle opere d’arte che saranno esposte è che: “un’altra vita è possibile; la solitudine può essere affrontata; l’essere e il vivere “apparentemente” da persone diverse è una ricchezza ed i sentimenti, le emozioni, l’intelligenza possono essere espressi anche in un modo speciale!”.

La mostra si terrò a Cuneo a:  Palazzo Santa Croce – Via Santa Croce, 6 – Cuneo

dal 16 al 31 marzo prossimo.

Precederà la mostra una conferenza stampa che si terrà lunedì 11 marzo.

“Tutela della salute: un diritto ancora esigibile?

Ascolta l’audio del Convegno “Tutela della salute: un diritto ancora esigibile?” alla Piccola Casa di lunedì 18 febbraio in occasione dei 40 anni della riforma sanitaria. Durante il convegno il padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza, don Carmine Arice, ha dichiarato: «tre sono i nodi fondamentali della sanità oggi: quello culturale che deve contrastare la cultura dello scarto che vuole emarginare il più debole; quello economico della povertà per cause sanitarie; quello della giustizia, che deve essere per noi cattolici principio intrinseco della stessa carità». Tre elementi che richiedono una condizione indispensabile: «l’esistenza di un Servizio sanitario nazionale e il contrasto alla visione che relega i bisognosi a esistenze non più degne di essere vissute»

Con i miei occhi / Mostra

APERTURA MOSTRA
14 NOVEMBRE – 25 NOVEMBRE 2018
10:00 / 18:00
presso la sala mostre del Palazzo della Regione
P.zza Castello 165, Torino
INGRESSO GRATUITO
LABORATORI SU PRENOTAZIONE
MAR – GIO – SAB – DOM
10:00 – 12:00 / 15:00 – 18:00

Ventiquattro case cottolenghine da tutta Italia si sono messe all’opera e hanno prodotto disegni, dipinti su tela, poesie, video, foto esprimendo il proprio sguardo su una vita che per molti appare «diversa, triste o ingiusta» rivelandone invece autenticità, bellezza, semplicità e trasmettendo gioia ed entusiasmo. «La mostra è dunque l’espressione di un ambiente accogliente», sottolinea il padre generale don Carmine Arice, «dove si vivono relazioni significative e in cui la sensibilità di persone anche molto deboli e fragili può manifestare tutta la sua potenzialità fino ad esprimersi nei diversi linguaggi dell’umano».

Per saperne di più

In India si festeggiano le Case cottolenghine

In India si festeggiano le Case cottolenghine

I 40 anni della Casa Cottolengo di Kochi

A Kochi la comunità cottolenghina ha festeggiato i 40 anni della Piccola Casa, fondata dalle prime sorelle indiane insieme a due sorelle italiane.

Ai festeggiamenti per l’anniversario erano presenti Padre Carmine Arice, vice Padre Giovanni Morero, fratel Marco Rizzonato e la provinciale dell’India suor Francesca Panakaparambil.

Insieme a loro hanno partecipato alla messa e alle celebrazioni le 30 ospiti della casa e sorelle, fratelli e sacerdoti dalle diverse case in India.

La Casa di Kochi ospita una scuola per i giovani disabili del territorio e un centro fisioterapico.

celebrazioni al Cottolengo di Kochi, India

Un nuovo salone per la Casa di Palluruthy

A Kochi, nell’area di Palluruthy, c’è anche un altro centro cottolenghino che ospita 36 persone disabili ed è gestito dalla comunità dei Fratelli.

Durante la visita del Padre generale è stato inaugurato un nuovo salone per le attività dei residenti alla presenza dei volontari della Foundation mission Cottolengo e dei benefattori.

La Casa di Palluruthy occupa i propri ospiti con attività di agricoltura sociale e li assiste anche con cure fisioterapiche.

inaugurazione al Cottolengo di Palluruthy, India

I 25 anni del centro di Bangalore

Grande festa anche a Bangalore, dove il centro residenziale per ragazze disabili mentali gravi ha compiuto 25 anni.

Alla messa di celebrazione hanno partecipato il vescovo locale Bernard Moras, Padre Carmine Arice, vice Padre Giovanni Morero, fratel Marco Rizzonato e la provinciale dell’India suor Francesca Panakaparambil.

Erano presenti anche sorelle, fratelli e sacerdoti della diocesi e anche delle varie comunità indiane.

Finita la messa i festeggiamenti sono continuati con danze eseguite anche dalle ospiti del centro e poi con una cena condivisa.

Padre Arice a Bangalore, India

In India le 102 suore, gli 8 fratelli e i 17 sacerdoti gestiscono 20 case dedicate alla disabilità e ai vari servizi sanitari e di assistenza.

Aiutaci a sostenerli!

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Con la nostra Fondazione sosteniamo anche i bimbi di Nairobi

Aiutiamo insieme i bimbi di Nairobi

La Fondazione Cottolengo Onlus sostiene anche il Centro dei Bambini a Nairobi.
Aiutateci a ottenere una donazione da UniCredit che ci consentirà di sostenere questa e tante altre iniziative.

Votate la Fondazione sul portale ilMioDono, a questo linkhttps://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=742

“Il riconoscimento dell’incondizionata dignità della persona umana, non può essere solo proclamato o scritto, ma è un impegno che va perseguito ogni giorno nella concretezza delle situazioni, nel servizio quotidiano ai più poveri, nel difendere i loro diritti e promuovere la giustizia.”
Padre Carmine Arice

centro bambini Nairobi Cottolengo

La Piccola Casa di Paravur accoglie giovani disabili

La Piccola Casa di Paravur accoglie giovani disabili

Il centro per le persone disabili a Paravur, periferia di Kochi nel sud del Kerala, è gestito dalla comunità dei Fratelli del Cottolengo e ospita 22 giovani disabili intellettivi.

La loro assistenza è affidata a tre fratelli, fr. Joseph, fr. John e fr. Antony, che si prendono cura di loro sia per i bisogni primari ma anche nel loro percorso di crescita.

centro disabili Paravur

Gli ospiti sono coinvolti nelle attività di agricoltura sociale con la piantagione, la cura degli animali e non da ultimo la parte con i pesci.

Le finalità dell’agricoltura sociale in loco è di coinvolgere gli ospiti in attività semplici ma di cui possono vedere i risultati, per esempio quando raccolgono frutta e ortaggi o mungono il latte al mattino.

Oltre a questa attività gli ospiti partecipano a un laboratorio con Suor Giacinta, sorella del Cottolengo che insegna loro a creare tappeti, collane, rosari e tanto altro.

Il verde e natura esotica fanno da sfondo a questa bellezza del carisma cottolenghino in terra d’India.

La realtà vive esclusivamente di donazioni, aiutaci a sostenerla.

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centro disabili paravur cottolengo

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