Un volto nuovo per il Day Hospital oncologico

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Un volto nuovo per il Day Hospital oncologico

#unvoltonuovo

per il Day Hospital oncologico


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Questo progetto nasce da un’idea di alcuni benefattori che, spinti dal desiderio di dare un’accoglienza confortevole alle pazienti che eseguono chemioterapie, desiderano promuovere iniziative per raccogliere fondi o beni finalizzati a:

– supportare tutti coloro che prestano, con amore, devozione e un carico di      grande umanità, la propria opera all’interno del reparto;

– dare un’accoglienza calorosa alle nuove pazienti;

– rendere più confortevole il duro percorso di chi è costretto a sottoporsi a      cicli di chemioterapie.

Il nostro obiettivo è dare Un volto nuovo alla nostra “Casa” con piccoli gesti destinati a regalare grandi sorrisi.

Questi gli obiettivi specifici:

  • Comfort per le pazienti
  • Organizzazione di eventi formativi e di aggregazione per le assistite
  • Rinnovo delle sale di infusione
  • Revisione della cartellonistica

Aiutaci a realizzare il progetto: dobbiamo raggiungere 32.000,00 Euro.

 

 

Emergenza educativa nelle Scuole Cottolengo

Emergenza educativa nelle Scuole Cottolengo


Dona ora Vota il progetto su Giving Tuesday

Da sempre caratteristica della Piccola Casa della Divina Provvidenza, nonché delle Scuole Cottolengo, è l’attenzione per le persone in difficoltà. La Scuola Cottolengo nasce per accogliere prima di tutto i più bisognosi. Le attività educative e di formazione della Piccola Casa sono svolte presso 11 Scuole, dislocate in varie regioni italiane, che hanno avuto tutte il riconoscimento di Scuole Paritarie sin dagli inizi degli anni 2000. Le strutture scolastiche si trovano in: Calabria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Veneto.

Le Scuole Cottolengo, seguendo la missione vocazionale del loro Fondatore, sono state costituite in territori, quartieri socialmente e culturalmente bisognosi di servizi, risorse riconosciute come di sostegno e di aiuto alle necessità della popolazione. Le Scuole mantengono aperto il dialogo con tutti gli altri soggetti educativi, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa contribuire a dar vita, secondo le proprie possibilità e peculiarità, ad una feconda alleanza per valorizzare gli organismi deputati alla partecipazione; per promuovere il dialogo, l’incontro e la collaborazione tra i diversi educatori e favorire le iniziative di formazione su progetti condivisi.

Dei 1.048 alunni complessivamente iscritti alle Scuole Cottolenghine, 164 sono stranieri (15,65% del totale) e sono 350 circa le famiglie che necessitano di aiuti economici. La caratteristica distintiva delle Scuole Cottolenghine è l’approccio inclusivo, con riferimento non solo all’attività didattica, ma anche all’offerta di servizi complementari e alle relazioni con le famiglie per combattere l’abbandono scolastico e favorire l’integrazione sociale degli alunni.

Il progetto

Vista la grave e prolungata crisi economica acuita dalla Pandemia, molte famiglie non sono in grado di affrontare le spese per la retta scolastica. E’ a partire da questa difficoltà che è stato strutturato il progetto “Emergenza educativa nelle Scuole Cottolengo”. I dati rilevati nelle Scuole Cottolengo in tutta Italia, non fanno che riconfermare il trend allarmante: quasi il 30% sul totale dei bambini iscritti non è in grado di pagare la retta completa e il 2% circa è in regime di gratuità totale. A questo si uniscono le spese per i materiali scolastici come quaderni, matite, pennarelli, gomme ecc., che gravano sull’economia familiare.

Nell’ottica del potenziamento dell’inclusione, l’equipe educativa conta un numero di insegnanti di sostegno sensibilmente più elevato rispetto ad altri istituti e si impegna ad elaborare strategie educative e didattiche adeguate ad ogni singolo bambino che necessiti, per motivi fisici, fisiologici, psicologici e sociali, di risposte personalizzate nell’ambito della crescita e dell’apprendimento scolastico. La percentuale di alunni con disabilità certificata è pari al 13% e quella relativa agli alunni con bisogni educativi speciali (BES, DSA, ecc.) nelle scuole di Torino è del 17%. In questo periodo sono mancati sia il supporto sia del Volontariato sia del Servizio Civile Universale, fondamentale durante le attività del Doposcuola.

I beneficiari

I beneficiari sono i bambini e le loro famiglie in Italia, che non hanno la possibilità di sostenere le spese della retta scolastica e dei materiali didattici, che frequentano le Scuole Cottolengo. L’emergenza sanitaria ha ampliato il bacino di quanti non possono affrontare, senza alcun aiuto, le spese relative all’istruzione dei propri figli.

Gli obiettivi

  1. Garantire a tutte le famiglie e ai bambini la possibilità di accedere al diritto allo studio.
  2. Implementare il numero di insegnanti di sostegno dedicati ai bambini che presentano delle fragilità.
  3. Cura e rispetto delle differenze sia nel campo della disabilità che in ambito sociale, religioso ed economico.
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Family Cottolengo

Family Cottolengo


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La Piccola Casa, sin dalla sua fondazione nel 1832, ha scelto di porre la dignità della persona al centro della propria mission: per questo motivo, nel corso di due secoli, ha accolto tra le sue mura migliaia di persone con disabilità mentale e fisica grave e gravissima. Si tratta di individui spesso rimasti soli, privi di una rete familiare e sociale, che necessitano di assistenza continua e cure particolari.

Nella “società della scarto” descritta da Papa Francesco, la Piccola Casa valorizza “questi piccoli” facendone valore umano e spirituale, considerandoli, come amava definirli S. Giuseppe Cottolengo, “le nostre perle preziose”. La comunità cottolenghina è costruita in funzione della loro vita per dare a ciascuno quel senso di appartenenza proprio di una famiglia. La vita degli “ospiti” della Piccola Casa è fonte di umanità e di gioia per chi lavora e vive al Cottolengo: sono proprio loro che rendono preziosa la comunità cottolenghina dal momento che, secondo le parole del Santo fondatore, “la qualità di vita all’interno di una comunità si misura in buona parte dall’impegno nell’assistenza ai più deboli e ai più bisognosi e nel rispetto della loro dignità di uomini e di donne”. Aiutaci ad avere cura di loro donando 10 €, 20 € o 50 €.

Nei suoi 180 anni di attività il Cottolengo ha ideato vari percorsi pensati per il miglioramento e la promozione della vita dei suoi ospiti: dalla riabilitazione che prevede una terapia in acqua, ai numerosi laboratori di manualità creativa, all’assistenza ad personam svolti dai volontari appositamente formati.

Il servizio svolto alle persone con gravi disabilità è organizzato in cinque macro aree:

  • Assistenza
  • Educazione
  • Riabilitazione
  • Socializzazione
  • attività occupazionali e ricreative

Oltre alle attività pastorali e liturgiche, è organizzata la catechesi speciale, grazie ad équipes di catechisti appositamente preparati.
Il servizio è strutturato in modo che siano favorite la composizione o l’organizzazione familiare, mediante la costituzione di piccoli gruppi il più possibile omogenei, con un numero limitato di ospiti.
La centralità della persona si traduce nella formulazione ed attuazione dei progetti educativi individualizzati con i quali si ricerca il bene globale della persona disabile.

L’obiettivo della Piccola casa della Divina Provvidenza è quello di offrire alla persona un contesto familiare che le permetta di inserirsi e più facilmente superare il difficile approccio con un ambiente diverso. Tale obiettivo pone la persona al centro del servizio offerto, salvaguardando il suo diritto di scelta, la possibilità di esprimere i propri desideri e trovare spazi in cui affermare la propria identità. Per mantenere viva l’identità cottolenghina e far diventare parte integrante del lavoro quotidiano i valori e i principi fondamentali che ispirano le nostre attività, prestiamo particolare attenzione all’attività di formazione. La formazione della persona è un processo che deve essere armonico e globale. Inoltre non può essere limitato a un particolare intervallo di tempo e deve necessariamente coinvolgere tutti gli aspetti della persona: psicofisico, intellettuale e morale.

Il Cottolengo ospita attualmente, nelle diverse strutture, più di 400 persone tra disabili psichici, fisici e sensoriali, per i quali organizza attività e servizi mirati sulla base delle, specifiche caratteristiche, potenzialità ed esigenze di ciascuno, cercando di valorizzarne e promuoverne ogni dimensione. Con il tuo contributo possiamo garantire alle persone con disabilità residenti alla Piccola Casa tutta l’assistenza e la cura di cui hanno bisogno. Adotta un nostro “Ospite”, si sentirà sempre amato.

  • Cottolengo Adotta un ospite
  • Adotta un ospite Cottlengo

Attività svolte dalle persone anziane

Anche alle persone anziane è prestato un servizio ispirato alla valorizzazione del singolo individuo, orientata alla cura della qualità della vita, considerata bene prezioso in ogni età e condizione.
Anche per gli anziani ospiti all’interno delle strutture cottolenghine vengono organizzate attività assistenziali, riabilitative, di animazione e utili a favorire a socializzazione.

L’anziano viene considerato nella sua dimensione di portatore di valori preziosi di vita e di sapienza umana, punto di riferimento per i più giovani. Il Cottolengo si prende cura della vita dall’inizio fino al suo termine naturale, facendo sentire la persona anziana non come uno scarto della società ma come una risorsa per gli individui di tutte le età.

La tutela di questo tempo finale della vita è un dono prezioso che va custodito e amato. Gli anziani hanno bisogno continuamente di una presenza amorevole e qualificata che contribuisca a farli star bene: questo è l’obiettivo che guida ogni giorno i religiosi, il personale e i volontari che assistono gli anziani ospitati all’interno della Piccola Casa.


Cosa puoi fare

  • Con 10/20/50 euro puoi contribuire alla retta mensile di un “ospite storico” del Cottolengo a cui prestiamo servizio 24 ore su 24.

Come donare

Paypal o carta di credito

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Cottolengo Hospice

Positive


 

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Premessa

La Rete di cure Palliative è operativa in Piemonte dal 2000: nel 2010, con la promulgazione della legge 38, è stata aggiornata e adeguata. Ad oggi sono operativi 17 hospice, in tutte le province, più l’hospice pediatrico nel presidio Regina Margherita di Torino. Attualmente la copertura è di circa 200 posti letto per un fabbisogno di poco meno di 260 posti letto. L’hospice accoglie i pazienti affetti da patologie degenerative, che non possono essere seguiti al proprio domicilio, per i quali la terapia attiva non è più appropriata, con lo scopo di prendersi cura anche del paziente inguaribile.

Bisogni

Da un lato si esprime la necessità Istituzionale dalla Regione relativa alla mancanza di almeno 60 posti letto per raggiungere il fabbisogno rilevato (come citato nel messaggio dell’Assessore Regionale alla Sanità: Luigi Genesio Icardi) dall’altro l’attenzione particolare, secondo le indicazioni del Santo Fondatore Giuseppe Benedetto Cottolengo, alla relazione con la persona malata e anziana fino al termine della vita terrena.

Beneficiari

Il progetto prevede l’apertura nella città di Chieri di 21 posti per accogliere pazienti bisognosi di cure palliative e terapia del dolore soprattutto nella fase terminale della loro vita. L’Hospice si propone di poter accogliere pazienti afferenti sia all’ASL To5 sia alle Aziende Sanitarie Locali limitrofe, priorotariamente della provincia di Torino. L’ubicazione della struttura e la facile raggiungibilità consente di poter ospitare pazienti provenienti anche da ASL delle provincie di Asti e Cuneo.

Motivazioni

L’Hospice sorgerà a Chieri per tre motivi:

  • Il primo è dato dal fatto che a Chieri il santo Cottolengo ha trascorso la sua ultima settimana di vita ed è morto, dopo essersi infettato di tifo, curando i malati in una terribile epidemia del 1842. «Nel luogo dove San Giuseppe Benedetto Cottolengo è morto santamente», ha evidenziato padre Arice, «vogliamo accompagnare le persone a concludere la loro giornata terrena con dignità».
  • La struttura è adeguata quanto a dimensioni ed è sostanzialmente pronta dal punto di vista strutturale. Necessita di interventi relativi agli impianti, agli ausili sanitari, alla dotazione tecnologica e agli arredi.
  • La sua posizione copre un’area dove il fabbisogno non è ancora soddisfatto totalmente.

«L’esperienza quasi bicentenaria della Piccola Casa», afferma padre Arice, «ci testimonia che è la compassione  – nel senso etimologico del termine, “cum-patire” – il più grande antidoto alla domanda di morte che, non di rado, è generata da solitudine da inadeguato approccio terapeutico, con le necessarie cure palliative oltre che dalla mancanza di un accompagnamento psicologico e spirituale adeguato. Sono questi gli stessi principi che regolano la preziosa Legge 38 del 2010 concernente le Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore».

Anche papa Francesco ha più volte sottolineato l’importanza degli Hospice: “Penso a quanto bene fanno gli hospice per le cure palliative, dove i malati terminali vengono accompagnati con un qualificato sostegno medico, psicologico e spirituale, perché possano vivere con dignità, confortati dalla vicinanza delle persone care, la fase finale della loro vita terrena”, parlando alla Congregazione per la Dottrina della Fede il 30 gennaio 2020.

Partner

  • Diocesi di Torino
  • Iren Energia SpA. La società si è resa disponibile ad accompagnare la fase di adeguamento della nuova struttura ponendo un’attenzione particolare anche alla riqualificazione energetica e all’ambiente.
  • Associazioni di volontariato

Il progetto di ristrutturazione

Sostieni il progetto

Puoi sostenere il progetto della Piccola Casa della Divina Provvidenza con un’offerta libera, oppure contribuendo ad acquistare:

  • una sedia in prolipropilene (€ 100)
  • un comodino (€ 200)
  • una porta frigorifero (€ 260)
  • una poltrona letto (€ 1200)
  • un letto elettrificato 4 sezioni (€ 2100)
  • il divano letto per il parente (€ 2000)
  • gli arredi necessari per una camera (€ 5100)

Come donare

Paypal, Carta di Credito, Satispay, Bonifico o Bollettino Postale:

 

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Dona un pasto

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La Mensa di Casa Accoglienza Cottolengo a Torino, unitamente a quella di Pisa, offre ogni giorno alle persone indigenti centinaia di pasti completi, grazie anche al prezioso aiuto dei numerosi volontari: i pasti serviti ogni anno sono oltre 110.000, nonostante l’emergenza sanitaria. Questo servizio storico si rivolge in particolare ai senza fissa dimora e alle persone in stato di grave povertà. La mensa di Torino, si trova a ridosso di Porta Palazzo, quartiere in cui multietnicità e problematiche sociali si incontrano giornalmente, e nel 2022 ha erogato circa 80.000 pasti. Quella di Pisa invece è collocata in via Mazzini, nella Casa che venne aperta nel 1923. Qui 7 giorni su 7 e per tutto l’anno, in collaborazione con la Caritas, vengono offerti 30 pasti giornalieri, oltre a diversi “cestini” per chi arriva in soprannumero, per un totale di 32.500 pasti nel 2022.

Il numero di richieste è in costante aumento: questo è dovuto alla grave crisi economica che il nostro paese sta attraversando, al conseguente aumento del disagio sociale e alla crescente impossibilità di poter rispondere ai bisogni primari e a quelli della propria famiglia. Ogni giorno vengono aiutate non meno di 260 persone fragili e in
difficoltà con la garanzia della soddisfazione di un bisogno primario, fondamentale anche oggi.

Per proseguire la missione del Fondatore, San Giuseppe Benedetto Cottolengo, di promuovere lo sviluppo umano e la dignità delle persone, le donazioni sono estremamente importanti, di qualunque importo siano. Per donare uno o più pasti, è sufficiente cliccare sul pulsante qui sotto per donare 4 € (un pasto), 20 € (cinque pasti) o 60 € (quindici pasti) oppure donare una cifra a piacere per sostenere la missione del Cottolengo, portata avanti dalla realtà di Casa Accoglienza, che persegue l’obiettivo di promuovere lo sviluppo umano della dignità delle persone che si rivolgono alla Piccola Casa.

La nascita di Casa Accoglienza

Fin dalla fondazione della Piccola Casa, San Giuseppe Cottolengo ebbe sempre un’attenzione particolare verso i poveri e i bisognosi. La stessa attenzione caratterizza ancora oggi l’operato dei religiosi e degli operatori che lavorano al Cottolengo . Il servizio di accoglienza è nato per dare la possibilità alle persone indigenti di poter beneficiare di un pasto caldo. I poveri che usufruivano di questo servizio sono sempre stati molto numerosi: all’inizio del secolo scorso si raggiungevano già picchi di 350 persone al giorno. Il servizio di distribuzione pasti ha subito una breve battuta di arresto solo in corrispondenza dello scoppio della guerra, a causa della distruzione dei locali adibiti ai pasti. Alla fine degli anni ‘70, la Piccola Casa avviò all’esterno delle proprie strutture un’attività di distribuzione di viveri e beni di prima necessità ai senzatetto che passavano la notte nelle varie stazioni ferroviarie della città. In questa occasione ci si rese conto che le esigenze erano cambiate e divenute più articolate e si rese necessario, per poter assistere sempre meglio un numero maggiore di persone, istituire un servizio di mensa centralizzato. Nel 1983 venne inaugurata l’attuale sede della Casa di Accoglienza in Via Andreis 26 in cui vengono offerti vari servizi alla persona a chi vive in stato di abbandono sociale.
Da quella data la Piccola Casa della Divina Provvidenza ha accresciuto con costanza il suo impegno fino a diventare, ad oggi, la più grande mensa del Piemonte che effettua servizio quotidiano. Ogni giorno nella mensa di Casa Accoglienza vengono distribuiti pasti caldi a circa 220 persone per un costo di 4 euro a pasto a carico dell’Ente.

Il nostro obiettivo

L’obiettivo principale del Cottolengo è mantenere, e laddove possibile implementare considerata l’elevata richiesta, il servizio offerto. La funzione sociale e l’importanza dei servizi svolti a Casa Accoglienza vengono riconosciuti e apprezzati da tanti privati cittadini che sostengono la Piccola Casa con le loro donazioni. Tanto però è ancora da fare e l’aumento significativo della presenza nella mensa di tanti italiani rimasti senza lavoro negli ultimi anni comporta per il Cottolengo la necessità di farsi carico di costi molto elevati sempre più difficili da sostenere senza un aiuto esterno. Aiutaci a ma mantenere il nostro impegno verso i più poveri.


 

Cosa puoi fare

L’obiettivo che ci siamo prefissi si può raggiungere attraverso 4 azioni principali:

  • Con 4 euro doni un pasto completo a una persona.
  • Con 20 euro garantisci il pasto a 5 persone.
  • Con 60 euro garantisci il pasto a 15 persone.
  • Con 100 euro assicuri il pasto completo a 25 persone.
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Ambulatorio Granetti

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Per aiutare le persone indigenti impossibilitate a sostenere le spese sanitarie

L’Ospedale Cottolengo nasce all’inizio del 1800 dal suo fondatore San Giuseppe Cottolengo, per rispondere alle necessità dei più poveri, assicurando loro assistenza sanitaria in una qualità di servizio attenta da sempre alla dignità della persona. Nel maggio 2006 è stato riconosciuto come Presidio Sanitario da parte della Regione Piemonte e del Servizio Sanitario Nazionale. Il Servizio Infermieristico Cottolenghino Dott. Granetti nasce nel 2016 per aiutare tutte quelle persone che necessitano di prestazioni infermieristiche e che, avendo problemi economici.

Obiettivo

Aiutare le persone in effettive difficoltà economiche che necessitano di una prestazione medica o infermieristica.

Il servizio viene svolto in collaborazione con il Centro di Ascolto della Piccola Casa della Divina Provvidenza, attivo da diversi anni presso la struttura di Casa Accoglienza (dove gestisce l’accesso alla mensa per i poveri, il servizio dei pacchi viveri e altri servizi per la cura della persona rivolti a persone in situazioni di fragilità sociale).

Destinatari del progetto

Nel 2020 l’attività ha subito un rallentamento a causa della pandemia: hanno avuto accesso 935 persone, di cui 564 di nazionalità italiana e 371 e di nazionalità diversa. Sono state erogate n. 2887 prestazioni, di cui 2744 iniezioni.

Attività

L’Ambulatorio Granetti offre diversi servizi gratuiti per persone senza assistenza sanitaria:

  • Infermieristici (pratica di iniezioni, controllo parametri, medicazioni varie, fasciature, rimozione punti di sutura, ascolto per orientamento pratiche amministrative socio/sanitarie)
  • Consulenze mediche
  • Supporto medico e infermieristico per le persone affette da sindrome di Down (Progetto Doro, su prenotazione)
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Orari e contatti

L’ambulatorio osserva il seguente orario:

  • da lunedì a venerdì dalle 13.30 alle 18.30,
  • sabato dalle 8 alle 12.30;
  • domenica dalle 8.30 alle 12.

Indirizzo: via Cottolengo 13, 10152 – Torino

Info: 011 529 44 08342 99 23 565granetti@ospedalecottolengo.it

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Dona un indumento

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La prima cura è il calore umano.

130. 1560. 240. 3000. Sono solo numeri? No, sono persone.

Più precisamente, 130 sono i bambini che ricevono ogni mese 1560 kit contenenti abiti, scarpe, giocattoli e materiale didattico.
240 sono gli adulti che ogni mese ricevono abiti e la possibilità di una doccia calda, per un totale di 3.000 prestazioni. Chi sosteniamo sono uomini italiani e stranieri tra i 25 ed i 65 anni che hanno necessità di indumenti intimi, di poter curare la propria persona con indumenti adeguati, docce, scarpe e la possibilità di radersi. La dignità è qualcosa di prezioso e che va difeso: tutti possono fare la loro parte. Il servizio è possibile anche grazie al fondamentale contributo dei volontari.

Da cosa è composto il kit che forniamo? abbigliamento invernale, indumenti intimi + doccia con prodotti per l’igiene personale in confezioni monouso (shampoo e lamette)

È semplice, basta donare:

25 €, pari a 1 kit
100 €, pari a 4 kit
250 €, pari a 10 kit


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Ospedale Cottolengo

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All’interno dell’Ospedale Cottolengo di Torino è stato dedicato un nuovo reparto Covid–19 con 63 posti letto: «Non dobbiamo però dimenticarci di tutti gli altri ammalati. L’attuale emergenza sta facendo mobilitare molte risorse, ma gli anziani con patologie degenerative e i malati oncologici stanno pagando un prezzo molto alto. Noi, ad esempio, ci stiamo sforzando di mantenere aperta l’oncologia chirurgica, perché ci sono situazioni che non possono essere procrastinate. Ma quando a livello nazionale verranno ripartite le risorse si rischia che a farne le spese siano le persone più fragili o quelle considerate con meno speranza di vita» spiega Padre Carmine Arice.

Anche alla Piccola Casa l’emergenza viene vissuta con tutte le sue complicazioni: è difficilissimo reperire i dispositivi individuali di protezione (mascherine, camici, tute monouso) e anche il personale scarseggia, a fronte dell’aumento delle necessità.

Da Avvenire sabato 4 aprile 2020. Leggi l’articolo di Danilo Poggio.

Chiediamo il Vostro Aiuto in questo momento di difficoltà per continuare ad affrontare l’emergenza con la stessa attenzione e cura che da sempre viene riservata ai nostri pazienti ed operatori.

Avviamento dell’Attivazione di altri posti letto per la Terapia Semintensiva a sostegno dell’Emergenza Coronavirus

NATI PER ASSISTERE TUTTI – Aiuta il Cottolengo nella lotta al Coronavirus


L’assistenza e la cura degli ammalati fu la prima attività caritativa realizzata da San Giuseppe Cottolengo. Dal 1833 ad oggi la nostra missione non è cambiata, in questo momento storico più che mai i malati che giungono all’Ospedale Cottolengo sono l’occasione per offrire tutto ciò per cui siamo nati.
Con l’attuale pandemia siamo pronti a nuove sfide per dire sempre SI al bisogno primario dell’essere umano LA SALUTE. Ma abbiamo bisogno di ognuno di VOI: questo virus ha dimostrato che da SOLI non si va da nessuna parte.

Con l’attuale pandemia siamo pronti a nuove sfide per dire sempre SI al bisogno primario dell’essere umano LA SALUTE. Ma abbiamo bisogno di ognuno di VOI: questo virus ha dimostrato che da SOLI non si va da nessuna parte.
Per questo motivo oggi chiediamo il VOSTRO PREZIOSO CONTRIBUTO…per supportare economicamente: *l’attivazione di preziosi posti letto di terapia sub intensiva* fondamentali in questo momento.
Sono 4 posti letto di sub-intensiva oltre ad un letto di terapia intensiva di supporto che hanno ricevuto parere favorevole dall’Unità di Crisi. Questi posti letto si aggiungono agli interi reparti riconvertiti per ospitare pazienti affetti da COVID-19 o con sintomatologia sospetta.
Al Cottolengo non pensiamo solo al trattamento dei malati di COVID, *pensiamo anche di rivolgere la nostra attenzione al territorio:
per fare ciò stiamo attrezzando il nostro Laboratorio Analisi, già accreditato con il Sistema Sanitario Nazionale, a effettuare l’analisi dei tamponi per la ricerca di COVID-19, sia all’interno della nostra struttura
sia a domicilio e presso le RSA.
La nostra missione è essere vicino a tutte le persone che necessitano di cure assicurando ai nostri professionisti un ambiente di lavoro ottimale con i dispositivi di protezione, le apparecchiature biomedicali e i
dispositivi medici salva vita.
Siamo un Presidio Sanitario e offriamo i nostri servizi come se fossimo una struttura pubblica. Abbiamo bisogno di ogni prezioso aiuto per garantire, come fatto fino ad oggi, un servizio ottimale con il materiale e le apparecchiature fondamentali.
Cosa puoi fare per aiutare l’Ospedale Cottolengo a fronteggiare l’emergenza coronavirus? Una donazione liberale, fiscalmente deducibile a:

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Benefici fiscali
Il decreto Cura Italia ha introdotto la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale per quanto riguarda le donazioni in denaro o in natura effettuate nei confronti dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro. La detrazione è riconosciuta per un importo del 30% del valore donato fino ad un massimo di 30.000 euro.
Scarica il resoconto pubblicato sulla rivista Incontri

Una Casa per la Vita

Una Casa per la Vita


 

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La Piccola Casa di Pisa sita in via Mazzini, 61 affonda le sue radici nella benevolenza dei Conti Lodovico Rosselmini Gualandi ed Augusta Raimondi che vollero lasciare lo stabile in eredità alla Piccola Casa al fine di fondare in Pisa un istituto che desse assistenza e conforto ai poveri. L’apertura della Casa avvenne il 17 gennaio 1923, lo stesso giorno nel quale nel 1828 San Giuseppe Benedetto Cottolengo apriva la Piccola Casa in Torino.

In questi 100 anni il Cottolengo pisano ha accolto più di 1.800 uomini e donne, orfani di padri e madri, disabili fisici e psichici: utilizzando esclusivamente risorse proprie, continuamente alimentate dalla generosità dei benefattori.

Sono presenti ben 60 ospiti tra cui 19 orfani sin dalla nascita o con problematiche economiche gravi. Si tratta soprattutto di persone anziane non autosufficienti e parzialmente autosufficienti e persone disabili di ambo i sessi, di età adulta, portatori di disabilità di tipo fisico, psichico, psichico-sensoriale, psichico-fisico.

Il progetto di riqualificazione prevede la ridistribuzione funzionale del complesso esistente per la creazione di quattro nuclei RSA con capienza complessiva pari ad 80 posti letto e mini alloggi per anziani autosufficienti.

Il nostro intendo è quello di voler continuare, nel territorio di Pisa e provincia, a prenderci cura con amore e devozione delle persone che continuano ogni giorno ad affidare la propria vita nelle nostre mani. Per fare questo abbiamo bisogno di “Una Casa per la Vita”.

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Una scuola per tutti

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La Scuola San Luigi è un’espressione della più vasta opera “Piccola Casa della Divina Provvidenza”, fondata a Torino da San Giuseppe Benedetto Cottolengo nel 1828. Si impegna a essere attenta e a prendersi cura di tutti i bambini, in particolare di chi è più in difficoltà, a partire dai bisogni e dalle esigenze di ciascuno, e a favorire esperienze di scambio, di condivisione, di accoglienza e di
aiuto reciproco:

  • seguendo l’intuizione carismatica di San Giuseppe Cottolengo, che ha insegnato a promuovere la dignità di ciascuno nella sua originalità e diversità e a vivere lo spirito di famiglia costruendo relazioni di reciprocità, di gratuità, di condivisione, di fraternità. (cfr. Mission n. 3);
  • secondo quanto emerge nelle Indicazioni Nazionali 2012: “La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni…”;
  • in linea con quanto viene ribadito nelle Raccomandazioni del Consiglio 2018, relative alle competenze chiave: “Ogni persona ha diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento”. Nella Scuola S. Luigi ci si impegna perché bambini con qualsiasi tipo di difficoltà o svantaggio possano trovare accoglienza privilegiata, valorizzazione delle proprie capacità e occasioni di crescita, secondo le proprie possibilità, in un clima di famiglia.

La quotidianità delle esperienze condivise a scuola, tra pari e con gli adulti di riferimento, è lo spazio privilegiato per favorire l’inclusione, nella consapevolezza che a trovarne beneficio sono sempre tutti i bambini. Non sempre le famiglie possono scegliere la scuola che desiderano per il proprio figlio. Se vuoi, puoi dare il tuo aiuto!

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