Al Cottolengo la Festa delle emozioni

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Al Cottolengo la Festa delle emozioni

La Festa delle emozioni alla Piccola Casa di Torino

Nella vita tutti cerchiamo emozioni come l’allegria, amata dal Santo Cottolengo che voleva “vedere la gente allegra”, e la speranza di un cambiamento di vita.

La Festa delle emozioni offre, a tutti coloro che vorranno partecipare, tre giornate all’insegna di workshop, incontri e presentazioni ispirati a ciò che ci rende più “vivi: le emozioni.

Quando c’è la Festa

Da venerdì 1 a domenica 3 dicembre a partire dalle 9.30.

Potete visualizzare il programma completo sul nostro sito oppure scaricarlo in formato PDF:

Cosa troverete

Solidarietà, musica, arte, teatro, letteratura, cultura, politica, innovazione, alimentazione, natura e molto altro ancora.

Grandi artisti e nomi illustri saranno sul palco della Piccola Casa in via Cottolengo 12 a Torino per condividere con noi momenti di dialogo e riflessione.

Fra gli altri parteciperanno:

  • il giornalista e scrittore Bruno Gambarotta,
  • lo showman Piero Chiambretti accompagnato dalla mamma Felicita,
  • la sindaca di Torino Chiara Appendino,
  • il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino,
  • lo chef Matteo Baronetto,
  • l’astronauta Maurizio Cheli,
  • l’anchorwoman del Tg5 Paola Rivetta,
  • l’artista Ugo Nespolo,
  • la cantante Bianca Atzei.

Ci sarà poi uno speciale incontro con il Padre Generale della Piccola Casa Don Carmine Arice.   

Troverete anche

  • spettacoli con artisti di strada,
  • mercatini di Natale con i manufatti artigianali realizzati nei laboratori occupazionali dai nostri ospiti — le “perle preziose” della Piccola Casa,
  • gustosi punti ristoro con prodotti a Km0.  

Anche bimbi e alunni sono i benvenuti

Le  scuole primarie sono invitate venerdì 1 dicembre (su prenotazione) a partecipare ai percorsi didattici sull’emozione di EssereUmani.

Sabato 2 e domenica 3 laboratori aperti per tutti i bambini.

Perché la Festa delle emozioni

Vogliamo creare un momento di incontro, riflessione e condivisione.

Allo stesso tempo con il vostro aiuto vogliamo sostenere il progetto socio-assistenziale Family Cottolengo che garantisce agli ospiti storici e in difficoltà economica l’assistenza e la cura di cui hanno bisogno ogni giorno, facendoli sentire sempre parte di una grande famiglia.

Per questo l’ingresso sarà a offerta, a partire da 10€.

Come partecipare

Una volta arrivati alla Piccola Casa, in via Cottolengo 12 a Torino, dovrete presentarvi al desk, registrarvi, lasciare un’offerta minima di 10€ e poi scegliere l’incontro a cui partecipare.

Chi vuole può prenotare l’ingresso attraverso la pagina apposita sulla piattaforma Eventbrite:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-festa-delle-emozioni-40181955310

Le persone che presenteranno al desk questo biglietto di prenotazione non avranno bisogno di registrarsi, dovranno solo lasciare l’offerta e scegliere l’incontro.

Ricordiamo che gli eventi in programma sono soggetti a esaurimento posti.

Chiedere informazioni

Per maggiori dettagli potete chiamare il numero 800121952.


Venite a emozionarvi con noi.

Vi aspettiamo a braccia aperte proprio così come siete.

 

Fine vita: la riflessione di Padre Arice

Fine vita: consideriamo la portata del messaggio del Papa

Fine vita: la riflessione di Padre Arice

Don Carmine Arice, Padre Generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza

Dopo il messaggio del Pontefice sul fine vita le interpretazioni e le reazioni sono state molteplici.

Dal nostro Padre generale don Carmine Arice, sentito la settimana scorsa dal Fatto Quotidiano, arriva perciò un invito a “considerare la reale portata del messaggio di Francesco”.

 


La foto di testata è Liane Metzler su Unsplash.

La Giornata Mondiale dei Poveri al Cottolengo

Domenica 19 novembre alla Piccola Casa di Torino la celebrazione della Giornata Mondiale dei Poveri

Papa Francesco ha istituito la Giornata Mondiale dei Poveri a conclusione del giubileo della Misericordia. Per l’occasione al Cottolengo abbiamo organizzato insieme alla Caritas Diocesana di Torino alcuni momenti di riflessione e una celebrazione eucaristica.

Attraverso le nostre iniziative intendiamo testimoniare la piena adesione al messaggio del Pontefice che, riprendendo le parole dell’apostolo Giovanni, esorta a  non amare «a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità».

Nel messaggio scritto per questa giornata il Santo Padre dice: «L’amore non ammette alibi: chi intende amare come Gesù ha amato, deve fare proprio il suo esempio; soprattutto quando si è chiamati ad amare i poveri. Il modo di amare del Figlio di Dio, d’altronde, è ben conosciuto, e Giovanni lo ricorda a chiare lettere. Esso si fonda su due colonne portanti: Dio ha amato per primo (cfr 1 Gv 4,10.19); e ha amato dando tutto sé stesso, anche la propria vita (cfr 1 Gv 3,16)».

Questo i momenti di celebrazione in programma domenica 19 nella Chiesa della Piccola Casa Divina Provvidenza in via San Pietro in Vincoli, 2 / via Cottolengo, 14:

16.30 accoglienza e ascolto di una testimonianza di vita

17.00 celebrazione eucaristica presieduta da don Carmine ARICE, padre generale della Piccola Casa

17.45 saluto e messaggio dell’Arcivescovo di Torino

18.30 marenda cinoira in fraternità con un gruppo rappresentativo delle diverse facce della nostra città (via Cottolengo 15 – su invito)

La Giornata Mondiale dei Poveri al Cottolengo

In India seguendo l’insegnamento del Cottolengo

Nel Kerala i missionari Cottolenghini assistono gli ultimi

Attraverso la Fondazione Cottolengo Onlus sosteniamo diversi progetti in tutto il mondo. Fra questi c’è la Cottolengo Educational and Charitable Society, un organismo dei missionari Cottolenghini fondato nel 1993 a North Paravur, nello stato del Kerala in India.

La CECS da sempre si prende cura degli ultimi garantendo loro educazione e assistenza sociale e sanitaria. Attraverso tre progetti principali i missionari lavorano per alleviare problemi diversi.

Cottolengo Vocational Rehabilitation Center For Differently Abled

Nel Cottolengo Vocational Rehabilitation Center giovani diversamente abili possono partecipare a diverse attività come yoga, lezioni di alfabetizzazione di base e digitale, ma anche ricamo, musica e agricoltura sociale. C’è un’intera équipe formativa a seguirli:  psicologi, educatori, assistenti sociali e vocational instructors.

Lo scopo è di aiutare questi ragazzi a compiere un percorso di crescita globale. Proprio per questo il centro offre soluzioni diversificate che tengono conto dei bisogni e delle specifiche caratteristiche di ciascuno.

India Cottolengo agricoltura sociale

Alcuni dei ragazzi partecipano ad attività di agricoltura sociale.

Cottolengo Social Action

I missionari cottolenghini si occupano anche delle persone senza fissa dimora o in situazione di disagio attraverso un servizio mensa offerto nell’ospedale governativo di Paravur. E aiutano le mamme con attività di dopo scuola e club per bambini.

Hanno anche creato Madres Self Help group, un’organizzazione di madri di ragazzi disabili che lavorano per i diritti delle persone disabili. Al momento le mamme coinvolte sono 28 e 11 di loro portano avanti attività economiche a favore dei disabili: usano un sistema di micro financing e fanno attività di raccolta fondi.

india cottolengo madres self help

L’inaugurazione del gruppo Madres Self Help in Kerala.

Providence Counselling Center

I missionari gestiscono anche centro di ascolto che offre aiuto psicologico per i bambini e famiglie in difficoltà.  

Aiutaci a sostenerli!

 

DONA

L’Associazione Outsider a Paratissima13 e The Others

A Novembre 2017 l’Associazione Outsider onlus partecipa a Paratissima13 e a The Others

Outsider si ripresenta nelle due importanti fiere d’arte e cultura emergente e contemporanea di Torino con un progetto artistico, due progetti espositivi e un’esperienza sensoriale. Cultura e creatività continuano a testimoniare l’inclusione, l’integrazione e la realtà outsider offrendo nuovi punti di vista per approcciarsi all’arte con spontaneità e da nuove prospettive.

Il claim che accompagna Outsider negli eventi torinesi dell’arte contemporanea è lo stesso delle edizioni precedenti — “LIBERI DI GUARDARE” — per confermare ancora una volta che siamo tutti liberi di guardare e vivere l’arte al di là di stereotipi e barriere culturali,

PARATISSIMA13

dal 1 al 5 novembre 2017 | Ex Caserma La Marmora – Via Asti 22

L’Associazione Outsider onlus si ripresenta a Paratissima per il terzo anno consecutivo con il progetto artistico NESSUN UOMO È UN’ISOLA, un invito a farsi fotografare attraverso una cornice, con lo sfondo di immagini che ritraggono i volti degli outsiders — artisti, creativi e persone coinvolte nella realtà di Outsider — in una scenografia colorata che evidenzia l’importanza del rapporto con gli altri.

L’idea alla base del progetto è il valore della relazione e l’importanza di far parte di una collettività. Partendo da un punto di vista soggettivo in cui l’individuo è il protagonista (il soggetto della fotografia) si arriva poi a sottolineare l’importanza del legame con gli altri e con il mondo in cui viviamo e riposizionare la persona al centro della collettività ( lo sfondo in cui viene inserito).

Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso […] e tutti partecipiamo dell’umanità.
— John Donne

La fotografia verrà stampata sul momento e consegnata ai visitatori con l’invito a postarla sui social network, amplificando il messaggio di inclusione, condivisione e partecipazione alla base del progetto e di tutte le iniziative dell’associazione.

Nello spazio espositivo inoltre verrà presentata una selezione di opere dei progetti di Outsider, ovvero A.M.A — un percorso di storia dell’arte semplificata e laboratorio artistico inerente ai temi trattati — e l’Outart Group — il collettivo di creativi con e senza disabilità di Outsider, per continuare a promuovere, in questa nuova edizione di Paratissima, il messaggio di inclusione e arte partecipata dell’associazione.

THE OTHERS

dal 2 al 5 novembre 2017 | Ex Ospedale Regina Maria Adelaide – Lungo Dora Firenze 87

Outsider onlus sarà presente anche alla fiera d’arte contemporanea The Others – con l’esperienza artistico-sensoriale SKYDREAM, un percorso di immaginazione e stimolazione sensoriale collegato alle opere d’arte dell’ Outart Group, il collettivo di creativi con e senza disabilità dell’associazione.

Le esperienze sensoriali vengono proposte al pubblico durante eventi, fiere d’arte, festival e appuntamenti culturali , per fruire dell’arte attraverso più sensi. Voci, suoni, profumi, melodie e sensazioni accompagnano il pubblico bendato tra le suggestioni che hanno ispirato le opere o sono collegate alla visione delle stesse.

Alcune esperienze sensoriali sono state proposte a The Others 2015, al Festival Collisioni 2016 e 2017, a Paratissima 12, Cottolengo Porte Aperte 2016, a Guardami Oltre – Sanremo 2017 e hanno incuriosito e coinvolto il pubblico, invitandolo a riflettere sull’importanza dell’acquisizione di nuovi punti di vista.

SKYDREAM è un percorso suggestivo per immaginare il cielo e l’arte, un’esperienza di inclusione, confronto e apertura, valori fondanti dell’associazione e che Outsider porta avanti da anni con le sue molteplici attività.

Le opere dell’Outart Group collegate all’esperienza sensoriale saranno esposte all’interno dello spazio di Outsider a The Others e presentate al pubblico al termine di ogni percorso. SKYDREAM e il progetto Outart Group sono frutto della direzione artistica dell’Associazione Outsider.

Contatti

Per maggiori informazioni

Email: segreteria.outsider@gmail.com | Sito : www.associazioneoutsider.it
Facebook: www.facebook.com/Associazione.Outsider.onlus
INFO: 011.5225555 | 345. 5123257
Associazione Outsider onlus – Via Cottolengo, 14 – 10152 Torino

Per informazioni sugli orari dell’esperienza sensoriale SKYDREAM a The Others vi preghiamo di consultare il sito dell’associazione e la nostra pagina Facebook.

Associazione Outsider a Paratissima e The Others

 

Associazione Outsider a Paratissima e The Others

Inaugurata l’officina Meccanicotto

Meccanicotto: insegniamo un mestiere ai ragazzi disabili e con difficoltà

Venerdì a Torino abbiamo inaugurato Meccanicotto, un’officina meccanica gestita da ragazzi disabili e con varie difficoltà, patrocinata dalla Scuola Cottolengo, Fiat Chrysler Automobiles e Mopar, divisione di FCA per le attività post vendita.

Nell’officina, che si trova all’interno della Piccola Casa della Divina Provvidenza, i ragazzi saranno affiancati da educatori e insegnanti e seguiranno laboratori di formazione professionale.

Non siamo nuovi a iniziative di questo tipo. Meccanicotto infatti è un progetto della Cooperativa sociale onlus Chicco Cotto nata nel 2013 proprio nella Scuola Cottolengo per formare e inserire ragazzi, in particolare con problemi di autismo, all’interno del mercato della distribuzione automatica.

Attraverso Meccanicotto vogliamo formare meccanici che possano essere inseriti negli organici delle officine meccaniche FCA.

“Abbiamo cercato di dare vita a un sogno per i nostri ragazzi. In una società che lascia indietro i più lenti, camminiamo accanto a chi fa fatica. Nulla di strano, però: questo è semplicemente ciò che ci viene chiesto come cristiani e come cittadini. Probabilmente tra un anno i nostri ragazzi saranno alcuni tra i migliori meccanici in circolazione”, ha detto don Andrea Bonsignori, direttore della Scuola Cottolengo.

“Abbiamo tante officine di proprietà, questi ragazzi possono trovare un lavoro. Credere nei giovani e partecipare alla loro educazione è qualcosa che fa parte della nostra storia” ha affermato durante l’inaugurazione Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer FCA per l’area EMEA.

Soddisfatto del progetto anche il nostro Padre Generale, don Carmine Arice, che ha sottolineato: “Il lavoro dà dignità alle persone. Mi auguro che questo progetto si moltiplichi e consenta di includere persone con fragilità. È l’esempio concreto di come fare squadra aiuti“.

All’inaugurazione erano presenti diverse istituzioni, fra cui la Sindaca di Torino Chiara Appendino, il Prefetto Renato Saccone e altre autorità cittadine.

C’era anche la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi che ha detto: “È un buon esempio di come pubblico e privato possono lavorare insieme sia per le risorse sia per i progetti. Qui ho imparato che impossibile non è mai una risposta”.


Rassegna stampa

Torino, ragazzi con disagio sociale diventano meccanici al Cottolengo – Repubblica.it

I ragazzi disabili diventano meccanici al Cottolengo di Torino, Boschi: “Qui ho imparato che impossibile non è mai una risposta” – Torino Oggi

Fca, Mopar inaugura l’officina Meccanicotto a Torino – LaPresse

A Torino l’officina per giovani meccanici diversamente abili – La Stampa

Lavoro: al Cottolengo “Il MeccanicOtto” per ragazzi con disagio sociale – LaStampa.it

Officina per meccanici con disabilità – Avvenire

I disabili del cottolengo diventano meccanici in un’officina speciale – Famiglia Cristiana

Al via il progetto MeccaniCotto – AutoMotorNews

Torino, inaugurata l’officina MeccaniCotto, in collaborazione tra Scuola Cottolengo e FCA – Tv2000

 

Intervista al padre generale

Al primo posto sempre chi ha più bisogno

Il nostro padre generale, Don Carmine Arice, è stato intervistato da Giovanna Pasqualin Traversa di AgenSIR.

A proposito di sanità dice: “Per quanto riguarda la sanità cattolica, il peso gestionale delle tante strutture è diventato così oneroso da far talvolta dimenticare la mission globale di realtà nate in gran parte per prendersi cura della povera gente ma spesso carenti per quel che riguarda la cura globale della persona malata. Senza un approccio globale nel percorso terapeutico, il paziente rischia di sentirsi inutile, di peso, e chiederà di morire prima del tempo.

Bisogna creare le condizioni affinché nessuno chieda la morte, ma occorre inoltre sostenere la fatica, la stanchezza, a volte la disperazione, dei familiari che assistono i malati”.

Parlando invece dei suoi programmi per il nuovo incarico come superiore e padre generale afferma di volersi mettere in ascolto. In ascolto dei miei predecessori, in ascolto dei tanti collaboratori della Piccola Casa. Per comprendere e lavorare per mantenere l’attenzione privilegiata alle realtà più povere che connota l’identità del Cottolengo.

Ribadisce inoltre l’importanza di fare rete e sviluppare una maggiore connessione tra tutte le “realtà-sorelle che, pur con un’identità propria, svolgono un servizio ispirato al carisma della carità e dell’assistenza simile al nostro”.

L’intervista completa si può leggere su AgenSIR: Cottolengo: il nuovo superiore generale, “coniugare carisma e sostenibilità, ma al primo posto sempre i poveri”.

Don Carmine Arice, al primo posto chi ha più bisogno

 

La ristrutturazione di Casa Accoglienza

Aiutaci a ristrutturare Casa Accoglienza

Casa Accoglienza non è solo il luogo in cui chi ha bisogno può mangiare un pasto caldo, fermarsi a dormire o lavarsi. Casa Accoglienza è il nostro modo di stare accanto alle persone e aiutarle a mantenere la propria dignità.

Ogni giorno attraverso Casa Accoglienza distribuiamo 500 pasti, grazie anche al contributo di chi ci aiuta con le donazioni.

aiutaci a ristrutturare casa accoglienzaDal 4 settembre Casa Accoglienza è chiusa e lo rimarrà per qualche mese. Stiamo facendo dei lavori di ristrutturazione non soltanto edilizia: abbiamo ripensato la struttura e i servizi mettendo al centro il recupero sociale delle persone che accederanno alla mensa.

La ristrutturazione era urgente e importante e ci costerà almeno 200.000 euro, che si aggiungeranno agli oltre 600.000 euro che spendiamo ogni anno per mantenere attivo il servizio di Casa Accoglienza. Un impegno economico notevole supportato non da finanziamenti pubblici ma da donazioni private.

Per la ristrutturazione di Casa Accoglienza abbiamo avuto circa 55.000 euro in donazioni.

Aiutaci anche tu a completare al più presto i lavori, dona ora.

DONA

Nel video Fratel Marco Rizzonato racconta a Videogruppo Piemonte le ragioni della ristrutturazione di Casa Accoglienza.

Concluso il capitolo generale dei sarcedoti cottolenghini

Giovedì 14 settembre, nella chiesa grande della Piccola Casa di Torino, i sacerdoti cottolenghini hanno terminato il loro capitolo generale. La messa è stata presieduta dal nostro nuovo Padre Generale, Don Carmine Arice.

Al termine della funzione i sacerdoti, insieme al consiglio generale dei Fratelli e delle Suore, hanno visitato tomba del Cottolengo per il ringraziamento.

Il nuovo Padre ha letto il giuramento di impegno e fedeltà alla Piccola Casa e alla Chiesa.

chiusura capitolo generale sacerdoti cottolengo chiusura capitolo generale sacerdoti cottolengo

Gli attori del Cottolengo in scena con Cercando il giardino

14 ottobre ore 16.00 e ore 21.00
Auditorium Cottolengo
via Cottolengo 12, Torino

Cercando il giardino
Polvere di Cechov

LiberamenteUnico con gli attori del Cottolengo di Torino

e con la collaborazione dei giovani del progetto In Verdis

presentato da Liberamente Unico e Associazione Outsider Onlus

ingresso a offerta libera, il ricavato andrà a sostegno della ristrutturazione di Casa Accoglienza

per prenotazioni 800 121952 oppure 345 6383540


Perché non mettiamo in scena un testo? Come fanno gli attori veri?

Così ha detto Paolo due anni fa al termine del terzo progetto/spettacolo che affrontava tematiche legate a storie personali. Storie di sopravvissuti. Creature speciali.
Sfida accettata ma… quale testo?
“Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov ci è venuto incontro, aprendo il cancello alla sua scoperta. Una lunga ricerca, un lungo cammino. Tortuoso, con cadute e risalite, nuovi incontri, nuove aperture, aria nuova.
E il giardino lo stiamo ancora cercando…

Gli attori del Cottolengo in scena con Cercando il giardino

Progetto e creazione : Barbara Altissimo
In scena: Renato Alessandria, Giovanni Bina, Remo Gardano, Gilberto Girotto, Paolo Mantovani, Ivana Messina, Antonio Negro, Irene Ricciotti.
Adattamento e drammaturgia: Barbara Altissimo e Emanuela Currao
Collaborazione artistica alla creazione: Emanuela Currao e Ivana Messina
Assistente alla regia: Valeria Stefanini
Aiuto al progetto: Aimone Pitacco
Spazio scenico e luci: Massimo Vesco
Costumi e immagine grafica: Alessia Panfili
Progetto sonoro: Monica Olivieri
Traduzione in russo del canto: Elisa Baglioni
Organizzazione e comunicazione: Roberta Cipriani

Nel 2011 Liberamenteunico dà vita al progetto Invisibili dando voce a chi non ce l’ha, attraverso le arti sceniche ed in particolare col teatro e con la danza. Prima tappa del percorso è stato il progetto POLVERE, condotto dal 2011 al 2015 con gli anziani ospiti del Cottolengo di Torino, che ha dato vita ad una trilogia di spettacoli: Polvere d’ItaliaPolvere. La vita che vorreiPolvere mundi_Il viaggio.

Questo nuovo lavoro intende inaugurare una nuova fase, partendo da un grande classico del teatro “Il giardino dei ciliegi” di Cechov e dalla collaborazione con alcuni giovani del progetto IN VERDIS (progetto realizzato grazie alla partecipazione di varie cooperative sociali del territorio) che dopo un percorso di formazione, hanno contribuito al processo creativo dello spettacolo.

Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione CRT e Unicredit Banca, in collaborazione con l’Associazione Outsider Onlus e grazie all’ospitalità della Fondazione Teatro Piemonte Europa. Grazie inoltre ai contributi di vario genere di Aimone, Anna, Sandra, Virginia, Sergio, Nellina, Carola, Guido, Nadia, Oreste… e di tutti i donatori della festa di settembre.

Gli attori del Cottolengo in scena con Cercando il giardino

Dalle recensioni

“Il teatro come voce dell’interiorità, come purificazione e narrazione, per simboli, del proprio passato: per chi il teatro lo scrive (il drammaturgo) o per chi, sera dopo sera, recita dopo recita, lo fa vivere in scena (gli attori). È il miracolo, la magia del palcoscenico. Questa scintilla di magia scocca, puntuale, anche con lo spettacolo «Cercando il giardino-Polvere di Cechov», ideato da Barbara Altissimo per Liberamenteunico, realizzato con gli attori del Cottolengo e i giovani di In Verdis, che è andato in scena al teatro Astra di Torino il 5 e 6 maggio […]

Il giardino come luogo della memoria, che gli attori abitano, incontrando frammenti del loro vissuto[…] Quando entra Liuba si scopre che è una bambina (la bravissima Irene, di seconda elementare) e sullo sfondo c’è una cantante e fine dicitrice (l’elegante Ivana Messina)[…]La memoria si accende, si stratifica, Liuba si muove seguita da Firs, con borse e valigie. I ricordi, fatti polvere, si condensano, il giardino sembra materializzarsi negli occhi, negli sguardi degli attori e, di riflesso, davanti agli spettatori. ”
Pietro Caccavo per La Voce e il Tempo

“Il percorso di pratica teatrale che Liberamenteunico sta portando avanti con gli ospiti del Cottolengo in veste di attori con grande dignità di palcoscenico, dopo un trittico di piéce la cui base era il vissuto di questi attori speciali, sfocia ora in Cercando Il Giardino – Polvere di Cechov. La grande sfida è il confronto con un drammaturgo dalla sensibilità straordinaria, che ha raccontato il disagio esistenziale e quindi adatto ad una compagnia così particolare”.
Maura Sesia per La Repubblica Torino 

Gli attori del Cottolengo in scena con Cercando il giardino“È molto più di uno spettacolo teatrale Cercando il Giardino – Polvere di Cechov. La messa in scena fa parte di Invisibili,  un progetto che cerca attraverso il teatro di dare voce a chi non sempre riesce a farsi sentire. Dopo le tappe precedenti questo spettacolo inaugura con successo una nuova fase in cui gli attori del Cottolengo si sono confrontati con un grande classico “Il Giardino dei Ciliegi”.

Con la drammaturgia a quattro mani di Barbara Altissimo e Emanuela Currao viene proposta una rivisitazione della celebre storia di una famiglia aristocratica russa riunitasi nella tenuta di campagna che sta per essere messa all’asta. Le vicende vengono filtrate dalla sensibilità di questo gruppo di artisti generosi e speciali che si esprimono con un linguaggio scenico e poetico tutto loro.”
Silvia Francia per La Stampa Torino

“L’associazione Liberamenteunico ha fatto partire nel 2011 il progetto «Invisibili» per offrire voce a chi di solito non ce l’ha, attraverso le arti sceniche ed in particolare col teatro e con la danza. La prima tappa di questo percorso è stato «Polvere», sviluppato dal 2011 al 2015 con gli anziani ospiti del Cottolengo di Torino e che ha generato la trilogia di spettacoli «Polvere d’Italia» (giugno 2011), «Polvere. La vita che vorrei» (novembre 2012), «Polvere mundi. Il viaggio» (aprile 2015). «Cercando il giardino-Polvere di Cechov» apre una fase nuova fase, mettendo alla prova questo gruppo di lavoro con un grande classico del teatro, «Il giardino dei ciliegi» di Anton Cechov.

La scena è prevalentemente vuota e buia, rischiarata da coni di luce. Il fondale è luminoso, varie tonalità di blu, in un angolo un tavolino con sedie, al suo opposto un microfono con asta. Qualche velario e trasparenze. In mezzo un lampadario stile elegante, di quelli adeguati al salone delle feste. Gli attori arrivano come convocati da una specie di direttore dell’allestimento (si chiamano Paolo, Renato, Gilberto, Remo, Antonio e Giovanni e sono i residenti del Cottolengo) e si agghindano con abiti da grande soirée, come si conviene per entrare nella residenza del giardino dei ciliegi, un po’ ombre del plot cechoviano, gli otto sul palcoscenico catturano l’attenzione del pubblico, facendolo sentire parte di questa festa, portandoli in vortici di danza. Eroi di un’impresa, salvare il giardino che forse è impossibile, eroi del ricordo.”
Pietro Caccavo per Avvenire

Gli attori del Cottolengo in scena con Cercando il giardino

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