Storia del nonno di S. G.B. Cottolengo
La comunità di Madre Nasi si trova a Karen-Nairobi Center insieme ad altre comunità della Famiglia Cottolenghina. Durante questo periodo di pandemia, noi Suore,abbiamo avuto momenti di intensa preghiera,condivisione e riflessione insieme, su argomenti attinenti alla situazione nel mondo e in modo molto vivo sulla nostra Famiglia Cottolenghina.
Il progetto che desideriamo proporre nasce dal desiderio di investire le nostre risorse di creatività e manualità per aiutarci nella sostenibilità della nostra Delegazione che è aperta a rispondere e soddisfare i bisogni dei poveri, dei nostri bambini affetti da HIV, circa 80 (da 0 a 18 anni) residenti nella grande Famiglia del “Cottolengo Center” nonché essere di aiuto alle Missioni Cottolenghine in Kenya e Tanzania e la presenza in Etiopia, che la Delegazione riconosce più bisognose.
Scopo principale di questo progetto è la richiesta di aiuto per acquistare un macchinario in grado di produrre candele che, successivamente potrebbero essere arricchite da disegni, ornamenti o decorazioni per essere vendute.
Abbiamo provato a realizzare delle candele che sono state apprezzate e possono diventare una possibilità reale di sostenibilità.
Sostieni:
Banca del Piemonte sede di Torino
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Indicare nella causale il Titolo del progetto scelto e inviare insieme all’indirizzo anche il Codice Fiscale, necessario per la ricevuta
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Cochapamba é un barrio povero che si trova alla periferia nord di Quito dove vivono circa 6000 persone, di cui il 77% da 0 a 36 anni di età. È una popolazione giovane con moltissimi bambini.
Le Suore cottolenghine, coadiuvate da volontari, svolgono la loro missione caritativa nel:
Con la pandemia in atto si cerca di offrire anche un aiuto serale tramite la distribuzione di bevande calde, pacchi viveri consegnati direttamente alle famiglie o offerti a chi viene a prenderli.
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SINTESI PROGETTO:
Il Cottolengo Vocational Rehabilitation Center for Differently Abled (CVRCDA) è un’iniziativa della Cottolengo Educational and Charitable Society situata nel villaggio di North Paravur, Kerala, India.
L’obiettivo principale è: la riabilitazione professionale dei giovani con disabilità attraverso una formazione orientata all’inserimento nel mondo di lavoro.
Il centro fornisce servizi professionali e riabilitativi. A sette anni dalla sua fondazione, il centro ha formato più di 100 giovani con disabilità mentale lieve.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Ufficio Missionario dell’Arcidiocesi di Torino: Quaresima di Fraternità (QdF), ci serve il Vostro AIUTO.
OBIETTIVO GENERALE:
Accedere alla formazione e creare opportunità per lo sviluppo delle
capacità funzionali di base, delle abilità personali e sociali e per la
preparazione al lavoro.
Accompagnare lo sviluppo delle capacità di adattamento fornendo
esperienze in varie situazioni di vita.
OBIETTIVO SPECIFICO:
L’obiettivo specifico del progetto è quello di dotare 30 giovani, disoccupati ed appartenenti allo strato povero della società, di capacità di lavoro in autonomia o all’interno di aziende.
ATTIVITA’ PREVISTE:
Si prevede di fornire competenze tecniche mediante sette tipologie di attività:
1) Istruzione elementare di base
2) Corsi di preparazione di detersivi
3) Formazione in agricoltura
4) Corsi di informatica di base
5) Coltivazione di orchidee
6) Allevamento piccoli animali
7) Tirocinio esterno e inserimento lavorativo
10 Euro:
Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 1 mese
30 Euro:
Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 3 mesi
50 Euro:
Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 5 mesi
80 Euro:
Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 8 mesi
120 Euro:
Grazie al tuo sostegno, 1 Better student potrà proseguire il suo percorso per 12 mesi
Con il progetto CottAction si intende attuare interventi finalizzati ad arginare l’emergenza alimentare e la malnutrizione nei villaggi rurali: Vigama, Kifuru, Visegese, Masaki, Mhaga e Kisanga, nel Distretto di Kisarawe in Tanzania.
Molti contadini infatti, a causa sia dei mutamenti climatici: siccità, inondazioni o delle calamità naturali come l’invasione delle locuste, non riescono più a sopravvivere grazie alloro raccolto e sono costretti a trasferirsi in città in cerca di nuove opportunità.
La scarsa disponibilità e varietà di cibo, unite al mancato apporto calorico e vitaminico degli alimenti, sta incidendo su milioni di bambini che manifestano oltre a malnutrizione anche la presenza di una malattia causata dalla mancanza di vitamine D: il rachitismo.
L’iniziativa intende garantire e supportare la scelta di colture più adatte, offrendo un’opportunità nuova ai contadini e alle loro famiglieper auto-sostenersi.
Le azioni messe in atto sono su due fronti:
Tra il 2015 e il 2017 grazie alla collaborazione dell’Associazione Luisa Monti Onlus,il CottAction ha raggiunto 40 famiglie all’anno nel villaggio di Visegese, a 13 km dalla città di Kisarawe, con pacchi di cibo e medicine per i più bisognosi.
Quest’anno CottAction ha sinora potuto sostenere 138 famiglie in 7 villaggi: Kisarawe, Mhaga, Masaki, Visegese, Kifuru, Vigama e Kisanga. Nel 2021 l’obiettivo è quello di incrementare il numero di famiglie beneficiarie ed estendere l’azione ad altri villaggi.
Le attività progettuali legate a CottAction sono:
50 € Sostieni 2 nuclei familiari più piccoli per 1 mese;
30 € Sostieni per 1 mese 1 nucleo familiare attraverso il pacco viveri che comprende: cereali secchi, farina di mais o riso, olio, fagioli, etc.;
10 € Sostieni i costi del carburante e della manutenzione del veicolo per raggiungere le famiglie più lontane e isolate.
Scarica il progettoFONDAZIONE COTTOLENGO SOLIDALE ENTE FILANTROPICO
IBAN IT42 W030 4801 00000000 0097137
Ccp n. 1072743170
CF 97905980013
La solidarietà dei torinesi verso le persone più bisognose non si è fatta fermare dalla pandemia di coronavirus in corso.
Sabato 10 ottobre 2020 presso i supermercati «Il Gigante» di corso Marche e via Cigna e «Lidl» di via Bologna sono stati raccolti 3.550 chilogrammi di alimenti a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia che saranno destinati a persone e famiglie in difficoltà che ogni giorno bussano alle porte della Piccola Casa della Divina Provvidenza e del Sermig.
Ad accogliere i donatori c’erano numerosi volontari del Cottolengo e i giovani dell’Arsenale della Pace, che insieme hanno allestito i banchetti e prestato servizio lungo tutta la giornata dedicata alla raccolta alimentare.
«I poveri di Torino», sottolinea don Giovanni Morero, vice padre della Piccola Casa della Divina Provvidenza, «ringraziano tutti coloro che hanno risposto all’invito di Gesù: ‘avevo fame e mi avete dato da mangiare … Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me’ (Mt 25)».
La Piccola Casa e il Sermig ringraziano i Direttori dei supermercati coinvolti e tutti coloro che hanno contribuito al buon esito dell’iniziativa di solidarietà.
L’Ospedale Cottolengo nasce all’inizio del 1800 dal suo fondatore San Giuseppe Cottolengo, per rispondere alle necessità dei più poveri, assicurando loro assistenza sanitaria in una qualità di servizio attenta da sempre alla dignità della persona. Nel maggio 2006 è stato riconosciuto come Presidio Sanitario da parte della Regione Piemonte e del Servizio Sanitario Nazionale. Il Servizio Infermieristico Cottolenghino Dott. Granetti nasce nel 2016 per aiutare tutte quelle persone che necessitano di prestazioni infermieristiche e che, avendo problemi economici.
Obiettivo
Aiutare le persone in effettive difficoltà economiche che necessitano di una prestazione medica o infermieristica.
Il servizio viene svolto in collaborazione con il Centro di Ascolto della Piccola Casa della Divina Provvidenza, attivo da diversi anni presso la struttura di Casa Accoglienza (dove gestisce l’accesso alla mensa per i poveri, il servizio dei pacchi viveri e altri servizi per la cura della persona rivolti a persone in situazioni di fragilità sociale).
Destinatari del progetto
Nel 2020 l’attività ha subito un rallentamento a causa della pandemia: hanno avuto accesso 935 persone, di cui 564 di nazionalità italiana e 371 e di nazionalità diversa. Sono state erogate n. 2887 prestazioni, di cui 2744 iniezioni.
Attività
L’Ambulatorio Granetti offre diversi servizi gratuiti per persone senza assistenza sanitaria:
Orari e contatti
L’ambulatorio osserva il seguente orario:
Indirizzo: via Cottolengo 13, 10152 – Torino
Info: 011 529 44 08 – 342 99 23 565 – granetti@ospedalecottolengo.it
Scarica la brochureFONDAZIONE COTTOLENGO SOLIDALE ENTE FILANTROPICO
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Ccp n. 1072743170
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130. 1560. 240. 3000. Sono solo numeri? No, sono persone.
Più precisamente, 130 sono i bambini che ricevono ogni mese 1560 kit contenenti abiti, scarpe, giocattoli e materiale didattico. 240 sono gli adulti che ogni mese ricevono abiti e la possibilità di una doccia calda, per un totale di 3.000 prestazioni. Chi sosteniamo sono uomini italiani e stranieri tra i 25 ed i 65 anni che hanno necessità di indumenti intimi, di poter curare la propria persona con indumenti adeguati, docce, scarpe e la possibilità di radersi. La dignità è qualcosa di prezioso e che va difeso: tutti possono fare la loro parte. Il servizio è possibile anche grazie al fondamentale contributo dei volontari.
Da cosa è composto il kit che forniamo? abbigliamento invernale, indumenti intimi + doccia con prodotti per l’igiene personale in confezioni monouso (shampoo e lamette)
È semplice, basta donare:
25 €, pari a 1 kit 100 €, pari a 4 kit 250 €, pari a 10 kit
All’interno dell’Ospedale Cottolengo di Torino è stato dedicato un nuovo reparto Covid–19 con 63 posti letto: «Non dobbiamo però dimenticarci di tutti gli altri ammalati. L’attuale emergenza sta facendo mobilitare molte risorse, ma gli anziani con patologie degenerative e i malati oncologici stanno pagando un prezzo molto alto. Noi, ad esempio, ci stiamo sforzando di mantenere aperta l’oncologia chirurgica, perché ci sono situazioni che non possono essere procrastinate. Ma quando a livello nazionale verranno ripartite le risorse si rischia che a farne le spese siano le persone più fragili o quelle considerate con meno speranza di vita» spiega Padre Carmine Arice.
Anche alla Piccola Casa l’emergenza viene vissuta con tutte le sue complicazioni: è difficilissimo reperire i dispositivi individuali di protezione (mascherine, camici, tute monouso) e anche il personale scarseggia, a fronte dell’aumento delle necessità.
Da Avvenire sabato 4 aprile 2020. Leggi l’articolo di Danilo Poggio.
Chiediamo il Vostro Aiuto in questo momento di difficoltà per continuare ad affrontare l’emergenza con la stessa attenzione e cura che da sempre viene riservata ai nostri pazienti ed operatori.
Avviamento dell’Attivazione di altri posti letto per la Terapia Semintensiva a sostegno dell’Emergenza Coronavirus
L’assistenza e la cura degli ammalati fu la prima attività caritativa realizzata da San Giuseppe Cottolengo. Dal 1833 ad oggi la nostra missione non è cambiata, in questo momento storico più che mai i malati che giungono all’Ospedale Cottolengo sono l’occasione per offrire tutto ciò per cui siamo nati.
Con l’attuale pandemia siamo pronti a nuove sfide per dire sempre SI al bisogno primario dell’essere umano LA SALUTE. Ma abbiamo bisogno di ognuno di VOI: questo virus ha dimostrato che da SOLI non si va da nessuna parte.
Con l’attuale pandemia siamo pronti a nuove sfide per dire sempre SI al bisogno primario dell’essere umano LA SALUTE. Ma abbiamo bisogno di ognuno di VOI: questo virus ha dimostrato che da SOLI non si va da nessuna parte.
Per questo motivo oggi chiediamo il VOSTRO PREZIOSO CONTRIBUTO…per supportare economicamente: *l’attivazione di preziosi posti letto di terapia sub intensiva* fondamentali in questo momento.
Sono 4 posti letto di sub-intensiva oltre ad un letto di terapia intensiva di supporto che hanno ricevuto parere favorevole dall’Unità di Crisi. Questi posti letto si aggiungono agli interi reparti riconvertiti per ospitare pazienti affetti da COVID-19 o con sintomatologia sospetta.
Al Cottolengo non pensiamo solo al trattamento dei malati di COVID, *pensiamo anche di rivolgere la nostra attenzione al territorio:
per fare ciò stiamo attrezzando il nostro Laboratorio Analisi, già accreditato con il Sistema Sanitario Nazionale, a effettuare l’analisi dei tamponi per la ricerca di COVID-19, sia all’interno della nostra struttura
sia a domicilio e presso le RSA.
La nostra missione è essere vicino a tutte le persone che necessitano di cure assicurando ai nostri professionisti un ambiente di lavoro ottimale con i dispositivi di protezione, le apparecchiature biomedicali e i
dispositivi medici salva vita.
Siamo un Presidio Sanitario e offriamo i nostri servizi come se fossimo una struttura pubblica. Abbiamo bisogno di ogni prezioso aiuto per garantire, come fatto fino ad oggi, un servizio ottimale con il materiale e le apparecchiature fondamentali.
Cosa puoi fare per aiutare l’Ospedale Cottolengo a fronteggiare l’emergenza coronavirus? Una donazione liberale, fiscalmente deducibile a:
La Piccola Casa di Pisa sita in via Mazzini, 61 affonda le sue radici nella benevolenza dei Conti Lodovico Rosselmini Gualandi ed Augusta Raimondi che vollero lasciare lo stabile in eredità alla Piccola Casa al fine di fondare in Pisa un istituto che desse assistenza e conforto ai poveri. L’apertura della Casa avvenne il 17 gennaio 1923, lo stesso giorno nel quale nel 1828 San Giuseppe Benedetto Cottolengo apriva la Piccola Casa in Torino.
In questi 100 anni il Cottolengo pisano ha accolto più di 1.800 uomini e donne, orfani di padri e madri, disabili fisici e psichici: utilizzando esclusivamente risorse proprie, continuamente alimentate dalla generosità dei benefattori.
Sono presenti ben 60 ospiti tra cui 19 orfani sin dalla nascita o con problematiche economiche gravi. Si tratta soprattutto di persone anziane non autosufficienti e parzialmente autosufficienti e persone disabili di ambo i sessi, di età adulta, portatori di disabilità di tipo fisico, psichico, psichico-sensoriale, psichico-fisico.
Il progetto di riqualificazione prevede la ridistribuzione funzionale del complesso esistente per la creazione di quattro nuclei RSA con capienza complessiva pari ad 80 posti letto e mini alloggi per anziani autosufficienti.
Il nostro intendo è quello di voler continuare, nel territorio di Pisa e provincia, a prenderci cura con amore e devozione delle persone che continuano ogni giorno ad affidare la propria vita nelle nostre mani. Per fare questo abbiamo bisogno di “Una Casa per la Vita”.
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