Emergenza locuste

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Emergenza locuste

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Aggiornamento

 


Localizzazione

Da gennaio 2020 si è verificata una terribile invasione di locuste nel Corno d’Africa che si è aggravata nel mese di febbraio. Enormi sciami di locuste hanno devastato i raccolti e la vegetazione dapprima in Etiopia, Somalia e Kenya e, nell’ultima settimana, anche in Sud Sudan, Gibuti, Uganda e Tanzania. Sono coinvolte le comunità del Cottolengo che operano nel centro del Kenya, a Gutunga e Mukothima, dove le suore gestiscono l’Health Centre, un presidio sanitario con a disposizione un ricovero di primo soccorso, un ambulatorio, un laboratorio analisi e un consultorio pediatrico, a Tuuru dove il Cottolengo gestisce un centro per bambini disabili e un Health Centre, a Chaaria un Ospedale e un Centro per adulti disabili. Imponente l’impegno delle suore a sostegno del welfare e della scolarizzazione, in particolare a supporto delle persone con disabilità secondo lo spirito del fondatore san Giuseppe Benedetto Cottolengo.

Premessa

Secondo l’Onu si tratta della peggiore invasione di cavallette degli ultimi 25 anni: questi sciami, secondo i dati diffusi dalla FAO (organizzazione Onu per l’alimentazione e l’agricoltura), possono contare fino a 192 milioni di insetti e in un solo giorno sono in grado di percorrere 150 chilometri e il loro potenziale distruttivo è enorme: uno sciame di cavallette di 1 chilometro quadrato può mangiare la stessa quantità di cibo consumato in un giorno da 35.000 persone. La massa di cavallette ha avuto origine in Yemen e, attraverso il Mar Rosso, è poi approdata nell’Africa orientale. “Gli sciami di cavallette hanno iniziato a deporre le uova e una nuova fase di riproduzione incrementerà il loro numero”, ha detto Keith Cressman, Funzionario Senior del Servizio Prevenzione Cavallette della FAO. “Sono necessari interventi urgenti per impedire che aumentino per tutelare i mezzi di sussistenza degli agricoltori e degli allevatori”.

Cause

Molti climatologi sottolineano che il 2019 è stato un anno molto caldo e umido, ben al di là dei valori normali: una condizione ideale per il moltiplicarsi di questi insetti.

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Appello ONU

«Attualmente», ha dichiarato il capo degli affari umanitari dell’Onu Mark Lowcock, «nei primi tre Stati ci sono 13 milioni di persone in una situazione di insicurezza alimentare acuta. Con l’avanzare dell’invasione delle locuste verso pascoli e terre coltivate le Nazioni Unite prevedono che le famiglie che vivono nelle zone rurali potrebbero essere messe ancora più a dura prova dalla fame. Questo potrebbe costringere milioni di persone colpite ad abbandonare le loro terre per sopravvivere, cercando di emigrare in Occidente».

Bisogni

Nella sola regione del Tharaka i parassiti hanno distrutto 7 villaggi: tutti i campi, le aree verdi, gli alberi, in particolare le fiorenti coltivazioni di mais, miglio e sorgo. Senza questi raccolti gli abitanti delle zone colpite dovranno presto fare i conti con la fame che causerà l’aumento delle malattie mettendo in pericolo in particolare bambini, anziani e persone con patologie.

Azioni

Le suore assistono quotidianamente centinaia di famiglie povere in particolare la loro opera si concentra nella zona di Gaceuni, una delle più povere e arretrate, dove la siccità è frequente: proprio lì in una sola notte le locuste hanno divorato tutto. Le cavallette dal nord sono arrivate fino alle comunità delle suore del Cottolengo, colpendo i villaggi in cui le religiose operano portando aiuti concreti alla gente. In particolare i presidi sanitari non si limitano solo a fornire cure agli ammalati, ma diventano un vero e proprio centro di riferimento per una vasta area. In un contesto di villaggi disseminati sul territorio è spesso impossibile per la popolazione recarsi presso le strutture sanitarie a farsi curare, specialmente se le patologie vengono sottovalutate. Per questo sono i centri medici ad andare verso i pazienti attraverso i «mobile Clinic», le cliniche mobili che con regolarità si spostano nei villaggi visitando i malati e fornendo un’educazione sanitaria di base alle famiglie.


Sostieni

1) L’acquisto di semi: mais, miglio, fagioli e sorgo per ripristinare le coltivazioni ormai distrutte
2) L’acquisto di medicinali: per le fasce più colpite dalla carenza di cibo e dalla malnutrizione: bambini, anziani e persone affette da patologie gravi.
3) I pacchi viveri per le famiglie più povere che abitano nei villaggi periferici a 17 Km dai Centri.

Obiettivo: 18.000 € - Raccolti 18.000 €


 


La preparazione dei pacchi viveri e degli spruzzatori di insetticidi per le famiglie dei villaggi di Mukothima

 

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Algida & Friends

Divertimento, musica e solidarietà, al gusto di un buon gelato: è il connubio perfetto per dare avvio al nuovo anno e per ricordarsi sempre che la felicità è vera solo se condivisa. È da queste basi che prende vita “Algida & Friends”, un evento di beneficenza a sostegno dell’inclusione scolastica e del benessere dei bambini ospedalizzati, realizzato da Algida in collaborazione con il Cottolengo – Piccola Casa della Divina Provvidenza – e con la Fondazione FORMA Ospedale Infantile Regina Margherita.

L’evento si terrà il prossimo 29 gennaio a partire dalle 17 al Pala Alpitour di Torino e sarà possibile partecipare scaricando gratuitamente il biglietto su eventbrite.it dove se lo si desidera si può fare una donazione a sostegno dei progetti.

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L’evento ha lo scopo di raccogliere fondi a sostegno del progetto “Un salvadanaio per la Scuola Cottolengo”, nato per supportare il diritto allo studio di un numero sempre crescente di bambini con difficoltà socio-economiche o di salute e per favorire una migliore integrazione delle loro famiglie nella comunità in cui vivono. Oltre a questo, l’evento sosterrà FORMA – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita Onlus, attraverso uno speciale allestimento nel reparto di Pediatria, finalizzato a creare un ambiente più allegro, colorato e “a misura di bambino”.

Special guest dell’evento saranno Benji e Fede, che si esibiranno sul palco del Pala Alpitour per animare questo momento unico di divertimento e solidarietà.

Prendi il biglietto su EventBrite

Il progetto “Un salvadanaio per la Scuola Cottolengo”

Premessa
Da sempre caratteristica della Piccola Casa della Divina Provvidenza, nonché della scuola Cottolengo è l’attenzione per le persone in difficoltà. La scuola Cottolengo nasce per accogliere prima di tutto i più bisognosi. Educazione, buonsenso e sereno distacco atto al bene dei propri ragazzi e non all’affermazione del proprio orgoglio sono piano di lavoro imprescindibile con chi, donando la sua vita gratuitamente a questa Opera, porta il ‘Caritas Christi Urget Nos!’ come risposta alle tante problematiche della società moderna. Nella Scuola Cottolengo di Torino è particolarmente intenso l’impegno per accogliere l’elevato numero di alunni, considerando le specificità e le abilità di ciascuno di loro. In particolare, la Scuola accoglie 10 classi della primaria (248 alunni) e 6 classi della secondaria di primo grado (143 alunni), per un totale di 16 classi con 391 alunni nell’anno scolastico 2018-19. Nell’ultimo anno sono ulteriormente aumentati gli alunni stranieri, pari a 112 rispetto ai 102 dell’a.s. precedente. La loro incidenza complessiva passa, dunque, dal 27% al 28,6% degli iscritti, a riprova della piena rispondenza del Cottolengo alle esigenze del territorio in cui opera, essendo insediata in un quartiere a forte presenza di immigrati. Particolarmente elevata e crescente è l’incidenza degli alunni con difficoltà di diverso tipo, che nell’a.s. 2018-19 sono complessivamente 83, ovvero il 21,2% della scolaresca, rispetto ai 75 del precedente a.s., che incidevano per il 20% sul totale. Ciò determina anche la composizione del corpo docente e la tipologia di attività extra-didattiche de-finite nella Scuola di Torino, su cui ci si sofferma in seguito. Ci limitiamo qui a ricordare che, al fine di assicurare un ambiente familiare che aiuti ad affrontare con serenità gli impegni, gli alunni più fragili sono accompagnati, secondo le loro necessità, anche da insegnanti di sostegno e assistenti vari, alcuni messi a disposizione dai Comuni o dall’Asl e, la maggior parte, a carico della Piccola Casa. Alla previsione di un supporto psicologico per insegnanti e alunni, si affiancano servizi di assistenza nell’ambito della logopedia e della fisioterapia. Guardando la composizione degli alunni iscritti nell’a.s. 2018-19, possiamo osservare che sono ben 40 gli alunni con disabilità certificata (10,2% del totale), 30 quelli con disturbi evolutivi specifici (BES) (7,7% del totale) e 13 gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) (3,3% del totale). In tutti questi casi si rende necessaria la definizione di un percorso didattico adeguato alle specifiche esigenze degli alunni, a cui la Piccola Casa presta estrema attenzione, anche al di là dei limiti posti dalla normativa, al fine di dare una risposta quanto più possibile efficace agli alunni e alle loro famiglie. In particolare, per gli alunni con una certificazione medico-legale di disabilità (certificato H) la normativa prevede l’assegnazione di un insegnante di sostegno e la definizione di un piano educativo individuale (PEI). I bisogni educativi specifici (BES) non costituiscono una categoria diagnostica, ma individuano difficoltà pedagogiche, che possono essere determinate da motivazioni di natura fisica, biologica, fisiologica, sociale o psicologica. Nei BES, dunque, possono essere ricompresi alunni con esigenze estremamente variegate ed eterogenee; in questo tipo di bisogni possono rientrare, ad esempio, quelli derivanti da una fragilità sociale e culturale, i disturbi di apprendimento e i disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. In base alla normativa, solo in alcuni casi queste esigenze possono essere affrontate con un piano didattico specifico. Gli alunni con disturbi specifici nell’apprendimento (DSA) rientrano in una categoria diagnostica che viene certificata dal SSN e, in base a quanto previsto dalla normativa, devono essere seguiti sulla base di un piano didattico personalizzato (PDP); questi alunni, pur dotati di normali capacità cognitive, presentano una difficoltà specifica di apprendimento nella lettura e/o nella scrittura e/o nel calcolo (dislessia, disgrafia, discalculia), che richiede la definizione di misure compensative e dispensative nell’ambito didattico.
Localizzazione
SCUOLA PARITARIA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO “COTTOLENGO”, Via San G. Cottolengo 14 10152 Torino (TO). 3
Obiettivi
1) Accogliere e rispettare i bambini e la loro storia, accompagnandoli per un periodo della loro vita alla scoperta della realtà che li circonda, facendo, all’interno di questa realtà, esperienza di sé in azione. 2) Cura e rispetto delle differenze sia nel campo della disabilità che in ambito sociale, religioso ed economico, favorendo il Sistema Inclusivo del programma didattico. 3) Sostegno del personale docente della Scuola di Torino, dedicato alle persone in situazioni di fragilità, poiché si possa mantenere l’attuale percentuale dedicata al sostegno rispetto, non solo alla media Regionale, ma Nazionale.

Una scuola per tutti

Una scuola per tutti


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La Scuola San Luigi è un’espressione della più vasta opera “Piccola Casa della Divina Provvidenza”, fondata a Torino da San Giuseppe Benedetto Cottolengo nel 1828. Si impegna a essere attenta e a prendersi cura di tutti i bambini, in particolare di chi è più in difficoltà, a partire dai bisogni e dalle esigenze di ciascuno, e a favorire esperienze di scambio, di condivisione, di accoglienza e di aiuto reciproco:
  • seguendo l’intuizione carismatica di San Giuseppe Cottolengo, che ha insegnato a promuovere la dignità di ciascuno nella sua originalità e diversità e a vivere lo spirito di famiglia costruendo relazioni di reciprocità, di gratuità, di condivisione, di fraternità. (cfr. Mission n. 3);
  • secondo quanto emerge nelle Indicazioni Nazionali 2012: “La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni…”;
  • in linea con quanto viene ribadito nelle Raccomandazioni del Consiglio 2018, relative alle competenze chiave: “Ogni persona ha diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento”. Nella Scuola S. Luigi ci si impegna perché bambini con qualsiasi tipo di difficoltà o svantaggio possano trovare accoglienza privilegiata, valorizzazione delle proprie capacità e occasioni di crescita, secondo le proprie possibilità, in un clima di famiglia.
La quotidianità delle esperienze condivise a scuola, tra pari e con gli adulti di riferimento, è lo spazio privilegiato per favorire l’inclusione, nella consapevolezza che a trovarne beneficio sono sempre tutti i bambini. Non sempre le famiglie possono scegliere la scuola che desiderano per il proprio figlio. Se vuoi, puoi dare il tuo aiuto! Scarica il progetto Read the project FONDAZIONE COTTOLENGO SOLIDALE ENTE FILANTROPICO IBAN IT42 W030 4801 00000000 0097137 Ccp n. 1072743170  CF 97905980013

La Piccola Casa pronta ad accogliere Giovannino

La Piccola Casa si dichiara disponibile ad accogliere Giovannino, un bambino nato con una  malattia rara che attualmente vive presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino. Tutto il personale da tempo sogna per lui una vera casa dove possa sentirsi accolto e protetto. Qui di seguito pubblichiamo la lettera con cui Padre Carmine Arice, rivolgendosi  direttamente al piccolo Giovannino, offre la possibilità di esaudire il sogno di una casa anche per lui.

Caro Giovannino,

quando questa mattina abbiamo letto la tua storia, così breve ma già così importante, ci è venuto subito nel cuore il desiderio di accoglierti tra noi. Sai, don Giuseppe Cottolengo ha voluto una casa proprio per quanti fanno fatica a trovarne una perché la loro situazione di vita o di salute era particolarmente difficile. E così vogliamo continuare a fare anche noi.

Sai, alcuni pensano ancora a casa nostra come un luogo dove abita gente che è bene non mostrare in giro, o che è segregata  chissà in che modo. In realtà, sempre di più la Piccola Casa che, se sarà necessario, è disposta ad essere la tua casa, sta modulando risposte diverse a domande diverse. C’è chi ha bisogno di una struttura sanitaria, chi ha bisogno di una casa di cura o di assistenza perché non autosufficiente, chi di una scuola, chi di una casa famiglia, chi di una comunità di accoglienza …!

Anche per te, caro Giovannino, vorremmo pensare un’accoglienza degna del valore infinito della tua esistenza, con tutto ciò che sarà necessario e nelle modalità che richiede una situazione così particolare come la tua: insomma una casa con persone che ti vogliono bene e si prendono cura di te fino a quando sarà necessario.

Se poi ci sarà una famiglia, con un papà e una mamma che vorranno essere tuoi genitori, saremo contenti di affidarti a loro. Quello che ci preme dirti ora, e che questa mattina con Madre Elda e Fratel Giuseppe abbiamo subito pensato, è che tu una casa ce l’hai: la nostra casa è la tua casa! E siamo certi che la Divina Provvidenza, in sinergia con le istituzioni che vorranno aiutarci, non mancherà di dare tutto il necessario.

Ti abbracciamo con tutto il cuore.

A nome di tutta la Piccola Casa della Divina Provvidenza

                                                                                                              Padre Carmine Arice

(Padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza)

Raccolta alimentare, donati 3.925 chili di alimenti

Cresce la risposta dei torinesi alla Raccolta alimentare solidale promossa dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo) e dall’Arsenale della Pace del Sermig.

Sabato 19 ottobre presso i supermercati «Il Gigante» di corso Marche e via Cigna e «Lidl» di via Bologna sono stati raccolti 3.925 chilogrammi di alimenti a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia che saranno destinati a persone e famiglie in difficoltà che ogni giorno bussano alle porte della Piccola Casa e del Sermig. Rispetto alla precedente raccolta si è registrato un aumento del 30% di cibo donato.

Numerosi volontari del Cottolengo e i giovani dell’Arsenale della Pace hanno allestito i banchetti e prestato servizio lungo tutta la giornata di sabato scorso.

«I poveri di Torino», sottolinea don Giovanni Morero, vice padre della Piccola Casa della Divina Provvidenza, «ringraziano tutti coloro che hanno risposto all’invito di Gesù: ‘avevo fame e mi avete dato da mangiare … Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me’ (Mt 25)». La Piccola Casa e il Sermig ringraziano i Direttori dei supermercati coinvolti e tutti coloro che hanno contribuito al buon esito dell’iniziativa di solidarietà.

Dona un farmaco per le “nostre perle”

Dona un farmaco per le “nostre perle”

La Piccola Casa della Divina Provvidenza è impegnata nell’assistenza alle persone con disabilità fisiche e mentali dal 1973, quando i primi Fratelli, Suore e Sacerdoti cottolenghini arrivarono in terra africana per iniziare la loro missione. Attualmente il Centro svolge un servizio residenziale con attività di terapia occupazionale, catechesi, fisioterapia, uscite di svago e servizio medico per le emergenze garantito 24 ore su 24 dal nostro Ospedale, grazie all’ausilio di dipendenti e volontari. Le “nostre perle” sono 53 uomini con un’età compresa fra i 20 e i 65 anni, affetti da disabilità fisica e/o mentale medio-grave e gravissima, con problemi di epilessia, psichiatrici e altre patologie croniche (cardiopatia, ipertensione, etc). Sono curabili solo attraverso la somministrazione di farmaci, che permettono loro di svolgere attività occupazionali e socializzanti. La maggioranza degli assistiti non ha famiglia o proviene da una situazione di povertà estrema che non permette ai familiari di prendersi cura di loro. Il tesoro più prezioso della nostra Missione sono proprio le “nostre perle”, di cui di prendiamo cura e con cui vogliamo condividere la nostra vita.

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Banca del Piemonte sede di Torino

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IT16 T030 4801 0000 0000 0085 070

 

Indicare nella causale il Titolo del progetto scelto e inviare insieme all’indirizzo anche il Codice Fiscale, necessario per la ricevuta

 

 

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Un medico per la Fundación Cottolengo

Un medico per la Fundación Cottolengo


 

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L’Ecuador è uno degli stati meno estesi dell’America del Sud; è un paese plurietnico e multiculturale nel quale gran parte della popolazione vive in condizioni di povertà. Manta è una città dell’Ecuador di 226.477 abitanti situata nella Provincia di Manabí, capoluogo dell’omonimo cantone, dove si svolge il progetto, in particolare nei Barrios: Ab Don Calderon, Santa Marta, Los Geranios, Los Jardines dove le suore prestano la loro attività dal 2000. Nei barrios periferici poveri dal 2000 operano nelle attività di carità le suore del Cottolengo di Torino.

Nel barrio “Los Geranios” è presente la Fundación Cottolengo, situata a 6 km dal barrio Santa Marta, dove si trova la comunità delle suore.

La struttura sanitaria “Fundación Cottolengo” si sostiene grazie alla Provvidenza e all’azione caritativa locale e internazionale, la struttura è l’unica in Ecuador ad occuparsi di malati terminali sotto forma di hospice per patologie neoplastiche e AIDS, superando ogni forma di discriminazione, isolamento e abbandono dei poveri. Gli ospiti attuali sono 90 con diverse patologie: neurologiche, Alzheimer, AIDS, neoplastiche, post ricovero, lungodegenza. Pertanto è necessaria la presenza continua di un medico, tenendo in considerazione la serietà delle patologie che ognuno dei nostri pazienti presenta.

Il progetto consiste nella possibilità di sostenere la presenza di un ulteriore medico nella struttura, per garantire la continutà dell’assistenza nell’arco delle 24 ore.

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Cottolengo Children’s Care

Cottolengo Children’s Care


 

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La “Cottolengo Communities” di Nairobi è localizzata nel quartiere di Karen. È stata ufficialmente eretta il 15 agosto del 1990 per accogliere i membri in formazione delle suore, fratelli e sacerdoti. Di fronte al dilagare dell’HIV/AIDS, che aveva determinato in tutta la nazione uno stato di emergenza per l’aumento di bambini orfani, la famiglia cottolenghina nel 1994 risponde con il “Cottolengo Center”, una struttura specializzata per i bambini orfani e affetti dal virus, dove operano religiosi, personale laico e numerosi volontari.

Attualmente sono presenti nella struttura 86 bambini, di cui 39 in età scolare e 47 dai 5 ai 18 anni. I bimbi, per la loro particolare situazione di fragilità,frequentano all’interno del Centro la scuola dell’infanzia e si sta cercando di attivare anche la scuola primaria, proprio per andare incontro alle necessità di attenzione fisica. La possibilità di frequentare la scuola secondaria e le superiori è legata al pagamento della retta trimestrale. Per questo vi chiediamo un aiuto sia per le necessità dell’infanzia sia per le rette scolastiche.


Contribuisci con:

  • 10 € per i materiali didattici
  • 20 € per le medicine
  • 30 € per i costi dei pannolini per i bambini affetti da patologie gravi

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Happy Nappy

Happy Nappy


“Tuuru Home For Children” in Kenya offre molteplici servizi, prendendosi cura di bambini e ragazzi affetti da patologie invalidanti anche molto gravi. Il Centro ospita sia bambini con disabilità psicofisica grave, sia una scuola materna e una scuola “speciale” per i piccoli, che possono così usufruire di un’educazione integrale. L’impervietà della strada che collega al villaggio di Tuuru e la peculiarità delle persone ospitate dal Centro fanno sì che ci sia costante bisogno di acqua, che talvolta viene a mancare nella zona, e di materiale per la prima infanzia.

Sono quasi 100 i bambini con disabilità che hanno bisogno di assistenza costante. Tra gli ospiti accolti troviamo bambini con problemi spinali o bambini affetti da tetraplagia spastica grave, che non hanno alcun tipo di autonomia motoria e sono assistiti in ogni momento da personale qualificato che con amore permette loro di affrontare la vita.

Le donazioni consentiranno di garantire la fornitura annuale di pannolini ai bambini e ragazzi del Centro di Tuuru –  Kenya, curando l’igiene dei piccoli con prodotti specifici e ottimizzando le risorse d’acqua.

Il CENTRO “Tuuru  Home for  Children” offre molteplici servizi, prendendosi cura di bambini e ragazzi affetti da patologie invalidanti anche molto gravi:

  • GRUPPO DI BAMBINI CON DISABILITA’ PSICO-FISICA GRAVE adulti, residenti, accoglie circa 30 che necessitano di cure e di accudimento costanti.
  • GRUPPO DI BAMBINI CON DISABILITA’ PSICO-FISICA residenti n. 65 e più bambini di età compresa fra 1 e 15 anni. Essi richiedono servizi alla persona riguardanti sia l’autonomia primaria sia l’intervento fisiatrico per la deambulazione, per l’autonomia e il raggiungimento di una migliore qualità di vita. Essi sono divisi in due gruppi famiglia, con i relativi servizi: sala da pranzo, soggiorno, camere da letto, servizi igienici.
  • SCUOLA MATERNA /SCUOLA SPECIALE per i piccoli  che  possono fruire di un’educazione integrale.
  • MATERNITA’ dove vengono accolte gestanti e neomamme alle quali è assicurata sia l’assistenza primaria che durante il parto; i posti letto sono 24 con una media di 60/70 parti al mese

Cosa puoi fare

  • Con 10 euro puoi acquistare la fornitura per un mese di pannolini
  • Con 20 euro contribuirai all’acquisto della fornitura per due mesi di pannolini
  • Con 50 euro provvederai al sostentamento di un bambino affetto da una patologia grave

Come donare

Paypal o carta di credito

 

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Bonifico

Banca del Piemonte sede di Torino

IBAN

IT16 T030 4801 0000 0000 0085 070

 

Indicare nella causale il Titolo del progetto scelto e inviare insieme all’indirizzo anche il Codice Fiscale, necessario per la ricevuta


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  • PENTAX Image

 

 

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Emergenza Kerala

Emergenza Kerala


In India la Missione del Cottolengo è stata gravemente colpita dall’inondazione che ha devastato lo stato del Kerala. Le forti piogge, proseguite per oltre tre mesi, hanno allagato strade, provocato frane e crolli di abitazioni, ma soprattutto morti e sfollati in tutta la regione. Il tuo contributo diventa un aiuto fondamentale che sarà destinato all’aiuto delle famiglie più colpite e a far ripartire le attività sociali del Cottolengo danneggiate dall’alluvione.
Fra gli edifici più danneggiati si trova infatti il Centro Socio-Assistenziale, gestito dai Fratelli e Suore Cottolenghini, che ospita ragazzi e adulti disabili con attività occupazionale e artistica e di giardinaggio, il servizio a favore delle persone con disabilità lieve con attività di scuola speciale e agricoltura sociale, gestito dai sacerdoti. Il centro gestito dalle suore, la cui responsabile è suor Francisca Panakaparambil, si intitola Mary Joyce Home, ed è recentemente stato convertito in un micronido, in favore di tutti i bambini di età compresa tra i 2 e i 4 anni.


Cosa puoi fare

  • Con 10 euro puoi sostenere una famiglia
  • Con 20 euro contribuirai all’acquisto di beni di prima necessità
  • Con 50 euro potrai aiutarci a ricostruire le strutture danneggiate dall’alluvione




 

 

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