Un pozzo per la vita
16 Feb 2009

Un pozzo per la vita

16 Feb 2009

Un pozzo per la vita




Il Centro di Palluruthy

Il Cottolengo è presente in India, nella regione del Kerala, con un piccolo centro per disabili e persone che faticano a trovare i mezzi per il sostentamento quotidiano. La comunità dei Fratelli Cottolenghini gestisce il centro di Palluruthy, piccola cittadina facente parte della municipalità di Cochin, grande e importante città del Kerala, ricca di storia.

La popolazione locale è composta prevalentemente da indù, musulmani e cristiani, e vive di agricoltura, pesca e commercio. La Comunità dei Fratelli Cottolenghini è situata in una zona popolare, con abitazioni modeste e dove la gente molto spesso fatica a trovare i mezzi per il sostentamento quotidiano. La succursale della Piccola Casa della Divina Provvidenza è situata su un terreno di 5 ettari in riva al fiume e con il passare degli anni è diventata ormai dimora sicura e accogliente per tante persone abbandonate o che vivono in situazioni precarie. La struttura è dotata di camere a 3 o 4 letti, servizi igienici, mensa e sale di ricreazione. Le cure mediche sono assicurate da medici fidati e competenti. Agli ospiti non sono addebitate rette o compensi di qualsiasi genere, in quanto lo spirito della Casa è di servire le persone più povere. I 43 ospiti che vi risiedono, tutte persone anziane, sono portatrici di handicap o con difficoltà comportamentali, di religione e caste di varia appartenenza. Secondo il tipo di infermità gli ospiti possono essere suddivisi come segue:

 

Tipologia degli ospiti Presenti Età media
Invalidi 4 42
Insufficienti mentali 30 44
Malati psichiatrici 3 42
Anziani (oltre 65 anni) 2 71
Totale dei presenti 39 50

 

Molti di loro hanno perso i contatti con i parenti o non possono appoggiarsi in alcun modo alla famiglia. Oltre alla cura dei bisogni primari, un’attenzione particolare viene data alla valorizzazione e promozione delle loro capacità attraverso iniziative di animazione di vario genere, sia spirituali che umane.

La maggior parte degli ospiti attualmente presenta un grado di handicap mentale medio-grave, per cui diventa necessario offrire loro un’assistenza e un’animazione continua e di qualità. Se adeguatamente stimolati, sulla base delle loro effettive possibilità, possono permettere ai nostri ospiti di sviluppare o almeno mantenere quelle capacità fisiche e intellettuali che consentono loro un certo grado di benessere e di autonomia.

In questo senso hanno dato buoni risultati, in particolare, l’attività agricola (coltivazione di ortaggi, fiori e frutta e allevamento di animali) e quella manuale protagonista del laboratori occupazionali creativi (manipolazione di oggetti per i più gravi, confezionamento di bracciali, candele o abiti cuciti per quelli più abili).

L’animazione è un valido mezzo per sviluppare e conservare le capacità fisiche, psichiche, intellettive e relazionali permettendo alle persone con disabilità di sentirsi protagonisti della propria esistenza.

 

Obiettivo del progetto

La promozione di attività agricola e il mantenimento di animali da cortile sono le due premesse che stanno alla base dell’esigenza di scavare un pozzo profondo (di circa 160 metri) nel terreno del nostro centro.

L’aumento del costo di vita negli ultimi anni sta mettendo in seria difficoltà l’esistenza dell’Istituto stesso. Per sopravvivere e mantenere in vita i vari servizi è necessario trovare le risorse sfruttando il terreno annesso al centro. Ad oggi, dopo tanto lavoro e sacrificio, i cinque ettari di terreno che circondano la struttura di Palluruthy, sono un piccolo paradiso rigoglioso e verdeggiante ricco di numerosi palme da cocco, alberi di mango, banani, e un ricco orto.

Alleviamo dodici mucche che forniscono circa 90 litri di latte ogni giorno e dalla vendita del latte superfluo al soddisfacimento dei bisogni dei nostri ospiti riusciamo a ricavare il denaro necessario al del mantenimento della fattoria. Abbiamo inoltre 26 vitelli, 200 galline, 150 anatre, 45 conigli, 7 oche, 4 maiali e 22 capre. L’attività agricola e l’allevamento dei animali tengono occupati i nostri ospiti affetti da disabilità e problemi comportamentali

A supporto del nostro progetto di intensificazione della produzione agricola, abbiamo installato di recente una serra ultra moderna, la High Tech Green House. La nuova serra è la prima del suo genere nel distretto di Ernakulam ed è stata quasi totalmente sovvenzionato dal Dipartimento dell’Agricoltura del Governo del Kerala grazie ai fondi concessi dal Governo Centrale.

Si estende su un area di 500 metri quadrati. Le strutture in tubi d’acciaio sono coperte interamente da una tela speciale in grado di isolare l’ambiente dall’eccessiva pioggia, dalla luce solare diretta e dai raggi ultravioletti, nonché da insetti e da animali nocivi. La temperatura ideale e il necessario livello di umidità costante richiesti dalle specifiche coltivazioni vengono mantenuti grazie all’irrogazione con getti controllati e nebulizzazione dal tetto. Trovandosi in un ambiente controllato le piante crescono lussureggianti e sane, senza essere danneggiate o interessate da problemi fitopatologici.

Per mantenere in vita tutto ciò, tuttavia, abbiamo bisogno di una grande quantità d’acqua dolce da impiegare sia nell’agricoltura sia nell’allevamento d’animali, senza considerare il fabbisogno giornaliero degli ospiti.

Lo Stato del Kerala è già naturalmente bagnato dalle acque dei monsoni. Solitamente, nei soli mesi di luglio e agosto cadono in media 250 cm di pioggia. Il problema è rappresentato dal fatto che l’acqua piovana confluisce in mare divenendo inutilizzabile per l’irrigazione dei terreni coltivati. Nello specifico, il centro cottolenghino è circondato dall’acqua della laguna che si trova a ridosso delle nostre strutture ma anche in questo caso si tratta di acqua salata.

La disponibilità di acqua dolce è alquanto limitata: per poter continuare ad alimentare le coltivazioni già in essere è necessario effettuare delle operazioni preliminari di perforazione del sottosuolo, a circa 150 metri di profondità dove non è più presente l’acqua salata, e successivamente procedere con l’installazione di un pozzo. Il pozzo artesiano sarà dotato di una pompa che possa da un lato raccogliere l’acqua piovana e farla giungere in superficie intervenendo sulla pressione delle correnti d’acqua della zona e dall’altra restituire parte dell’acqua raccolta, nel rispetto dell’equilibrio idrogeologico del territorio, al sottosuolo.

Si tratta di un’opera edilizia importante per incentivare e implementare l’attività agricola, cardine del sostentamento della comunità cottolenghina, un obiettivo imprescindibile per la promozione delle coltivazioni a cui i Fratelli si dedicano insieme agli ospiti del centro. Aiutaci a rendere possibile il sogno di tante persone, sii parte attiva anche tu del processo di restituzione di dignità e autonomia dei nostri ospiti indiani.

 


Cosa puoi fare

  • Con 10 euro puoi contribuire a effettuare le operazioni di sondaggio del terreno
  • Con 20 euro contribuirai ai lavori di perforazione
  • Con 50 euro potrai aiutarci a finanziare la trivellazione in profondità




 

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