Don Carmine Arice nuovo Padre Generale

Cottolengo

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Don Carmine Arice nuovo Padre Generale

Don Carmine Arice nuovo Padre Generale

 

Il Capitolo Generale dei Sacerdoti Cottolenghini insieme ai due Consigli Generali delle Suore e dei Fratelli, alle ore 9.30 hanno ufficialmente eletto Don Carmine Arice come Padre Generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza per il prossimo sessennio (2017-2023).

Padre Arice e il Padre uscente, Don Lino Piano

Padre Arice e il Padre uscente, Don Lino Piano

Durante l’incontro plenario, Padre Lino Piano ha voluto ringraziare tutta la Famiglia Cottolenghina  per la fiducia accordata in questi anni e la collaborazione concessa.

Il nuovo Padre ha invocato la comunione tra gli Istituti religiosi e con la Chiesa stessa per rispondere ai bisogni e alle necessità del tempo presente.

Don Carmine Arice – nato a Manfredonia 11.6.1964. Il 25 maggio del 1991 avviene l’Ordinazione presbiterale, specializzato in Teologia Pastorale Sanitaria presso il Centro Camilliano di Pastorale sanitaria. membro della Società dei Sacerdoti di S.G.B. Cottolengo, assistente Ecclesiastico dell’UNITALSI piemontese, già Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Pastorale Sanitaria (AIPaS), è direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana dal 27 settembre 2012 e membro della “Pontificia Commissione per le attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa” dal 30 gennaio 2016.


Rassegna stampa

Società sacerdoti san Giuseppe Cottolengo: don Carmine Arice è il nuovo superiore generale – Agensir

Don Carmine Arice è il nuovo padre generale del Cottolengo – La Stampa

Don Arice superiore Sacerdoti Cottolengo – Ansa

Torino, eletto in nuovo Padre Generale del Cottolengo – Torino Oggi

Don Arice è il nuovo superiore generale del Cottolengo – Gazzetta d’Alba

Don Arice, nuovo Superiore Generale dei cottolenghini – UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLA SALUTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Società sacerdoti san Giuseppe Cottolengo: don Carmine Arice è il nuovo superiore – Faro di Roma

 

Passaggio di consegne al Cottolengo. Don Arice padre generale. - La Stampa

Passaggio di consegne al Cottolengo. Don Arice padre generale. – La Stampa

#BeASuperhero per il Cottolengo: votaci per farci avere una donazione

#BeASuperhero: un’iniziativa di Carrefour in favore delle Onlus

Se fai la spesa a Carrefour, puoi partecipare alla raccolta bollini che ti permetterà di collezionare i personaggi di Justice League.
In più, su ciascun bollino troverai un codice che potrai usare per votare la Fondazione Cottolengo Onlus.

A iniziativa conclusa Carrefour farà una donazione complessiva di 500.000€ alle Onlus.
La ripartizione delle donazioni verrà calcolata in base ai voti ricevuti.

Scegli di essere un eroe. Donaci il tuo voto!

Hai tempo fino al 5 novembre.

Per saperne di più visita il sito ufficiale di #BeASuperhero.

#BeASuperhero per il Cottolengo: votaci e avremo una donazione

Dono

Il nostro comune nemico non sta fuori di noi, ma dentro di noi. È un nemico invisibile, ma ben presente. È subdolo, pronto a suggerire mille e una scusa. È potente; l’esperienza, se valutata con sincerità,ce lo conferma. Anche invincibile? Forse no, speriamo proprio di no. Questo nemico è l’egoismo, l’egocentrismo o, con termine paludato (forse per addomesticarlo? Per attenuarne la bruttezza?), l’autoreferenzialità. Sia a livello individuale che sociale che internazionale. Chi non pone i propri interessi prima di tutto e al di sopra di tutto? E per mille ragioni, tutte una più plausibile dell’altra. Ma questo buio è squarciato da qualche luce,che ci è dato di scorgere, o forse anche da molte luci, che spesso rimangono a noi celate. Come non pensare a Madre Teresa – santa -? O ancora alla carità del Santo Cottolengo? o più semplicemente alla generosità di quell’umile calzolaio e della moglie, che donano a quel Bimbo scalzo un paio di scarpe, da cui avrebbero potuto ricavare qualche soldo, per assicurarsi un sia pur misero pranzo di Natale? Noi invece preferiamo la sicurezza, poggiare i piedi sulla solida roccia di un cospicuo conto in banca, perché ci fidiamo solo di noi stessi, di quello che vediamo e tocchiamo. Poveri   noi!

Papa Benedetto XVI nella giornata mondiale della gioventù, tenutasi a Colonia nel 2005, smascherò questo inganno. “I beati e i santi sono stati persone che non hanno cercato ostinatamente la propria felicità”, disse. Ma come? Non è precisamente questo l’obiettivo di ogni essere umano: la felicità? Non è forse per questo che Dio ci ha creati?Certamente. Ma la via per conseguire questa metà non è l’egoismo. Prosegue Papa Benedetto: “I beati e i santi… semplicemente hanno voluto donarsi ”.

Ecco il segreto: il dono, la volontà e la capacità di donarsi. Poco o tanto, ma donarsi. In qualunque circostanza, ma donarsi. A chiunque, ma donarsi. Un attimo di tempo, un boccone di pane, un bicchiere d’acqua, un euro, un sorriso, una parola buona, una preghiera. E tutto ciò sarà veramente dono, se non sarà solo donare, ma donarsi.

Articolo di Don Roberto Provera da Incontri, Periodico della Famiglia Cottolenghina – n.1 gennaio 2017 – che potete sfogliare qui sotto.

Incontri 2017_1 by Cottolengo_online on Scribd

Cottolengo Porte aperte

Cottolengo Porte Aperte 2016

La Piccola Casa da 186 anni porta avanti nel silenzio il suo servizio ai più poveri, ma
prima del Natale, ogni anno, apre le sue porte per far conoscere la sua opera ed
incontrare le persone.

Quattro giorni dall’ 08 al’ 11 dicembre 2016
Mattina: 9.30 – 12.30 / Pomeriggio: 15.30 – 18.30

TORINO, Alba, Cuneo, Biella, Cuglieri e St. Vincent queste le nostre sedi aperte e
pronte ad accogliere chi vuole conoscere da vicino e toccare con mano l’Opera e i servizi
del Cottolengo:

  • 130.000 pasti distribuiti ogni anno alle persone con fragilità sociale
  • 5.000 tra anziani e disabili assisti in tutto il mondo
  • 5.000 bambini accolti per i quali si contribuisce alla loro crescita educativa

Un impegno che il Cottolengo intende mantenere, nonostante il periodo di crisi finanziaria nazionale, seguendo il messaggio del Santo Fondatore Giuseppe Cottolengo “Avanti in Domino!”.
Durante le giornate di “Cottolengo Porte Aperte” verrete accolti dal clima di “famiglia”che regna ogni giorno nella nostra realtà, grazie a diversi momenti di condivisione ed unprogramma ricco di iniziative:

  • Visite guidate ed incontri con i religiosi, i volontari e gli ospiti della PiccolaCasa
  • Mercatini a tema natalizio dei manufatti realizzati dai nostri ospiti L’Associazione Outsider partecipa all’Evento con l’esperienza sensoriale “Sky
    dream”, le opere del collettivo Outart Group e del progetto A.M.A, le creazioni del rinnovato laboratorio di sartoria Outstyle e i caratteristici manufatti artigianali
  • Concerto d’organo musicista Guido Donati presso la Chiesa Grande 8 dicembrealle ore 20:45

Il ricavato dell’evento sarà devoluto a favore della Piccola Casa della Divina
Provvidenza-Cottolengo in aiuto alle sue Opere Assistenziali.

Vi aspettiamo

“FARE BENE FA BENE AL CUORE”

soprattutto a Natale!

Votaci, ci aiuterai a ottenere una donazione!

Votaci, ci aiuterai a ottenere una donazione!

Fino al 16 gennaio puoi votarci sulla piattaforma Il Mio Dono, ci aiuterai a ricevere una parte dei 200.00€ che saranno donati da UniCredit.

Più voti otterremo, più sarà consistente la donazione.

Per votarci visita la nostra pagina su Il Mio Dono

https://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=742, scorri la pagina e clicca su “Vota questa organizzazione”.

Ci puoi votare utilizzando uno dei tuoi account social oppure tramite email.
Se hai dubbi sulla modalità di voto guarda i video, ti spieghiamo come fare usando il tuo account Facebook oppure con il profilo Twitter.

 

 

 

Con la tua donazione ci aiuterai a finanziare i progetti della nostra Fondazione:

…Orizzonte Giovane… Africa –   per permettere ad un maggior numero di giovani del Tharaka District, in Kenya, l’accesso allo studio e offrire loro la possibilità di un futuro migliore

Un pozzo per la vita – per scavare un pozzo profondo oltre 160 metri nel terreno della Comunità dei Fratelli Cottolenghini a Palluruthy in India, in modo da sostenere l’attività agricola della zona

Una scuola per disabili in Tanzania – per costruire due aule per la nuova scuola primaria integrata per bambini diversamente abili e poveri a Sanze nel Distretto di Kisarawe in Tanzania, con la collaborazione delle Comunità di Base

Una scuola professionale per giovani diversamente abili in India – per costruire una nuova scuola dedicata all’insegnamento di una professione per giovani disabili,  grazie alla collaborazione delle suore Cottolenghine, e un doposcuola per i bambini più piccoli

 

Votaci e se hai voglia, fai votare anche i tuoi amici.
Grazie di cuore!

Adotta un nonno a Tachina

Adotta un nonno a Tachina


 

Dona ora

A Tachina, in Ecuador, esiste da oltre dieci anni un Asilo degli Anziani dove i Fratelli Cottolenghini accolgono anziani soli e nullatenenti, per lo più infermi. Persone che spesso vivono per le strade di Esmeraldas e che non sono autosufficienti né economicamente né dal punto di vista della cura personale. Molti di loro, come quelli provenienti dalla vicina Colombia, non hanno nemmeno documenti.

Dal 2014 abbiamo pensato di lanciare la campagna “Adotta un nonno”.

Donando una piccola somma aiuterete i religiosi del Cottolengo e i volontari che operano a Tachina a rendere più sereni e “vivibili” i loro ultimi anni di vita: garantendo loro le medicine che gli occorrono, una buona alimentazione, tanta fisioterapia e qualche piccola attività ricreativa/occupazionale.

Dei 35 ospiti attuali, solo 8 sono stati già adottati da amici e volontari, 27 aspettano il nostro aiuto.

Questi anziani sono quasi tutti analfabeti e non hanno modo di ringraziare i generosi donatori a parole.
A ringraziare di cuore tutti coloro che aderiranno a questa iniziativa sono i fratelli Maurizio e Pietro  che si prendono cura quotidianamente con amore dei nostri “nonni” ecuadoregni.


Cosa puoi fare

  • Con 10/20/50 euro puoi contribuire ad aiutare gli anziani soli ed abbandonati assistiti nella Comunità dei Fratelli di Tachina.

Lettera da Tachina (Ecuador)

HOGAR DE ANCIANOS di Tachina, Ecuador

Da diversi anni cerchiamo amici e persone di buona volontà che aderiscano all’iniziativa “Adotta un nonno a Tachina”.

Tutti i giorni preghiamo, perché  persone generose si aggiungano ai  “vecchi amici” per questo grande aiuto per il nostro Centro in Ecuador.

Si tratta di aiutare attraverso un’offerta annuale una persona anziana sola, senza familiari e infermi che accogliamo nel nostro Asilo qui in Missione.

La quota è di 566 USD per una persona anziana non più autosufficiente e in carrozzina e 340 USD per una persona anziana che è in grado di camminare.

Lo sappiamo che adottare un nonno non è come aiutare un bambino o un giovane in età scolare. Possiamo dire che è come un aiuto a “fondo perduto”. Queste persone spesso non sanno scrivere e molti di loro soffrono di demenza senile. Siamo noi Fratelli che ci incarichiamo di tenere i contatti con voi mandando notizie e qualche foto.

Poi può anche capitare, visto la loro età, che dopo poco tempo muoiono e l’aiuto dato lo sa solo Dio e noi. Noi ricambiamo con una preghiera sincera per voi e le vostre famiglie e Dio, Padre di tutti, saprà come ricambiare il vostro aiuto dato a Lui stesso nella persona di questi poveri anziani che terminano i loro giorni qui con noi.

Tutti i pomeriggi alle 16,30 con gli ospiti recitiamo il Rosario per le persone che ci vogliono bene e ci aiutano.

Come sempre ci dice un nostro caro amico: “Chi da ai poveri, presta a Dio, e Lui saprà come ricompensare con gli interessi! “

Ne siamo convinti.

Grazie a tutti,

I Fratelli di Tachina Maurizio e René

Dona ora

Scarica il progetto Read the project

FONDAZIONE COTTOLENGO SOLIDALE ENTE FILANTROPICO
IBAN IT42 W030 4801 00000000 0097137
Ccp n. 1072743170 
CF
97905980013

Un pozzo per la vita

Un pozzo per la vita




Il Centro di Palluruthy

Il Cottolengo è presente in India, nella regione del Kerala, con un piccolo centro per disabili e persone che faticano a trovare i mezzi per il sostentamento quotidiano. La comunità dei Fratelli Cottolenghini gestisce il centro di Palluruthy, piccola cittadina facente parte della municipalità di Cochin, grande e importante città del Kerala, ricca di storia.

La popolazione locale è composta prevalentemente da indù, musulmani e cristiani, e vive di agricoltura, pesca e commercio. La Comunità dei Fratelli Cottolenghini è situata in una zona popolare, con abitazioni modeste e dove la gente molto spesso fatica a trovare i mezzi per il sostentamento quotidiano. La succursale della Piccola Casa della Divina Provvidenza è situata su un terreno di 5 ettari in riva al fiume e con il passare degli anni è diventata ormai dimora sicura e accogliente per tante persone abbandonate o che vivono in situazioni precarie. La struttura è dotata di camere a 3 o 4 letti, servizi igienici, mensa e sale di ricreazione. Le cure mediche sono assicurate da medici fidati e competenti. Agli ospiti non sono addebitate rette o compensi di qualsiasi genere, in quanto lo spirito della Casa è di servire le persone più povere. I 43 ospiti che vi risiedono, tutte persone anziane, sono portatrici di handicap o con difficoltà comportamentali, di religione e caste di varia appartenenza. Secondo il tipo di infermità gli ospiti possono essere suddivisi come segue:

 

Tipologia degli ospiti Presenti Età media
Invalidi 4 42
Insufficienti mentali 30 44
Malati psichiatrici 3 42
Anziani (oltre 65 anni) 2 71
Totale dei presenti 39 50

 

Molti di loro hanno perso i contatti con i parenti o non possono appoggiarsi in alcun modo alla famiglia. Oltre alla cura dei bisogni primari, un’attenzione particolare viene data alla valorizzazione e promozione delle loro capacità attraverso iniziative di animazione di vario genere, sia spirituali che umane.

La maggior parte degli ospiti attualmente presenta un grado di handicap mentale medio-grave, per cui diventa necessario offrire loro un’assistenza e un’animazione continua e di qualità. Se adeguatamente stimolati, sulla base delle loro effettive possibilità, possono permettere ai nostri ospiti di sviluppare o almeno mantenere quelle capacità fisiche e intellettuali che consentono loro un certo grado di benessere e di autonomia.

In questo senso hanno dato buoni risultati, in particolare, l’attività agricola (coltivazione di ortaggi, fiori e frutta e allevamento di animali) e quella manuale protagonista del laboratori occupazionali creativi (manipolazione di oggetti per i più gravi, confezionamento di bracciali, candele o abiti cuciti per quelli più abili).

L’animazione è un valido mezzo per sviluppare e conservare le capacità fisiche, psichiche, intellettive e relazionali permettendo alle persone con disabilità di sentirsi protagonisti della propria esistenza.

 

Obiettivo del progetto

La promozione di attività agricola e il mantenimento di animali da cortile sono le due premesse che stanno alla base dell’esigenza di scavare un pozzo profondo (di circa 160 metri) nel terreno del nostro centro.

L’aumento del costo di vita negli ultimi anni sta mettendo in seria difficoltà l’esistenza dell’Istituto stesso. Per sopravvivere e mantenere in vita i vari servizi è necessario trovare le risorse sfruttando il terreno annesso al centro. Ad oggi, dopo tanto lavoro e sacrificio, i cinque ettari di terreno che circondano la struttura di Palluruthy, sono un piccolo paradiso rigoglioso e verdeggiante ricco di numerosi palme da cocco, alberi di mango, banani, e un ricco orto.

Alleviamo dodici mucche che forniscono circa 90 litri di latte ogni giorno e dalla vendita del latte superfluo al soddisfacimento dei bisogni dei nostri ospiti riusciamo a ricavare il denaro necessario al del mantenimento della fattoria. Abbiamo inoltre 26 vitelli, 200 galline, 150 anatre, 45 conigli, 7 oche, 4 maiali e 22 capre. L’attività agricola e l’allevamento dei animali tengono occupati i nostri ospiti affetti da disabilità e problemi comportamentali

A supporto del nostro progetto di intensificazione della produzione agricola, abbiamo installato di recente una serra ultra moderna, la High Tech Green House. La nuova serra è la prima del suo genere nel distretto di Ernakulam ed è stata quasi totalmente sovvenzionato dal Dipartimento dell’Agricoltura del Governo del Kerala grazie ai fondi concessi dal Governo Centrale.

Si estende su un area di 500 metri quadrati. Le strutture in tubi d’acciaio sono coperte interamente da una tela speciale in grado di isolare l’ambiente dall’eccessiva pioggia, dalla luce solare diretta e dai raggi ultravioletti, nonché da insetti e da animali nocivi. La temperatura ideale e il necessario livello di umidità costante richiesti dalle specifiche coltivazioni vengono mantenuti grazie all’irrogazione con getti controllati e nebulizzazione dal tetto. Trovandosi in un ambiente controllato le piante crescono lussureggianti e sane, senza essere danneggiate o interessate da problemi fitopatologici.

Per mantenere in vita tutto ciò, tuttavia, abbiamo bisogno di una grande quantità d’acqua dolce da impiegare sia nell’agricoltura sia nell’allevamento d’animali, senza considerare il fabbisogno giornaliero degli ospiti.

Lo Stato del Kerala è già naturalmente bagnato dalle acque dei monsoni. Solitamente, nei soli mesi di luglio e agosto cadono in media 250 cm di pioggia. Il problema è rappresentato dal fatto che l’acqua piovana confluisce in mare divenendo inutilizzabile per l’irrigazione dei terreni coltivati. Nello specifico, il centro cottolenghino è circondato dall’acqua della laguna che si trova a ridosso delle nostre strutture ma anche in questo caso si tratta di acqua salata.

La disponibilità di acqua dolce è alquanto limitata: per poter continuare ad alimentare le coltivazioni già in essere è necessario effettuare delle operazioni preliminari di perforazione del sottosuolo, a circa 150 metri di profondità dove non è più presente l’acqua salata, e successivamente procedere con l’installazione di un pozzo. Il pozzo artesiano sarà dotato di una pompa che possa da un lato raccogliere l’acqua piovana e farla giungere in superficie intervenendo sulla pressione delle correnti d’acqua della zona e dall’altra restituire parte dell’acqua raccolta, nel rispetto dell’equilibrio idrogeologico del territorio, al sottosuolo.

Si tratta di un’opera edilizia importante per incentivare e implementare l’attività agricola, cardine del sostentamento della comunità cottolenghina, un obiettivo imprescindibile per la promozione delle coltivazioni a cui i Fratelli si dedicano insieme agli ospiti del centro. Aiutaci a rendere possibile il sogno di tante persone, sii parte attiva anche tu del processo di restituzione di dignità e autonomia dei nostri ospiti indiani.

 


Cosa puoi fare

  • Con 10 euro puoi contribuire a effettuare le operazioni di sondaggio del terreno
  • Con 20 euro contribuirai ai lavori di perforazione
  • Con 50 euro potrai aiutarci a finanziare la trivellazione in profondità




 

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