Divertimento, musica e solidarietà, al gusto di un buon gelato: è il connubio perfetto per dare avvio al nuovo anno e per ricordarsi sempre che la felicità è vera solo se condivisa. È da queste basi che prende vita “Algida & Friends”, un evento di beneficenza a sostegno dell’inclusione scolastica e del benessere dei bambini ospedalizzati, realizzato da Algida in collaborazione con il Cottolengo – Piccola Casa della Divina Provvidenza – e con la Fondazione FORMA Ospedale Infantile Regina Margherita.
L’evento si terrà il prossimo 29 gennaio a partire dalle 17 al Pala Alpitour di Torino e sarà possibile partecipare scaricando gratuitamente il biglietto su eventbrite.it dove se lo si desidera si può fare una donazione a sostegno dei progetti.
L’evento ha lo scopo di raccogliere fondi a sostegno del progetto “Un salvadanaio per la Scuola Cottolengo”, nato per supportare il diritto allo studio di un numero sempre crescente di bambini con difficoltà socio-economiche o di salute e per favorire una migliore integrazione delle loro famiglie nella comunità in cui vivono. Oltre a questo, l’evento sosterrà FORMA – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita Onlus, attraverso uno speciale allestimento nel reparto di Pediatria, finalizzato a creare un ambiente più allegro, colorato e “a misura di bambino”.
Special guest dell’evento saranno Benji e Fede, che si esibiranno sul palco del Pala Alpitour per animare questo momento unico di divertimento e solidarietà.
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Il progetto “Un salvadanaio per la Scuola Cottolengo”
- PremessaDa sempre caratteristica della Piccola Casa della Divina Provvidenza, nonché della scuola Cottolengo è l’attenzione per le persone in difficoltà. La scuola Cottolengo nasce per accogliere prima di tutto i più bisognosi. Educazione, buonsenso e sereno distacco atto al bene dei propri ragazzi e non all’affermazione del proprio orgoglio sono piano di lavoro imprescindibile con chi, donando la sua vita gratuitamente a questa Opera, porta il ‘Caritas Christi Urget Nos!’ come risposta alle tante problematiche della società moderna. Nella Scuola Cottolengo di Torino è particolarmente intenso l’impegno per accogliere l’elevato numero di alunni, considerando le specificità e le abilità di ciascuno di loro. In particolare, la Scuola accoglie 10 classi della primaria (248 alunni) e 6 classi della secondaria di primo grado (143 alunni), per un totale di 16 classi con 391 alunni nell’anno scolastico 2018-19. Nell’ultimo anno sono ulteriormente aumentati gli alunni stranieri, pari a 112 rispetto ai 102 dell’a.s. precedente. La loro incidenza complessiva passa, dunque, dal 27% al 28,6% degli iscritti, a riprova della piena rispondenza del Cottolengo alle esigenze del territorio in cui opera, essendo insediata in un quartiere a forte presenza di immigrati. Particolarmente elevata e crescente è l’incidenza degli alunni con difficoltà di diverso tipo, che nell’a.s. 2018-19 sono complessivamente 83, ovvero il 21,2% della scolaresca, rispetto ai 75 del precedente a.s., che incidevano per il 20% sul totale. Ciò determina anche la composizione del corpo docente e la tipologia di attività extra-didattiche de-finite nella Scuola di Torino, su cui ci si sofferma in seguito. Ci limitiamo qui a ricordare che, al fine di assicurare un ambiente familiare che aiuti ad affrontare con serenità gli impegni, gli alunni più fragili sono accompagnati, secondo le loro necessità, anche da insegnanti di sostegno e assistenti vari, alcuni messi a disposizione dai Comuni o dall’Asl e, la maggior parte, a carico della Piccola Casa. Alla previsione di un supporto psicologico per insegnanti e alunni, si affiancano servizi di assistenza nell’ambito della logopedia e della fisioterapia. Guardando la composizione degli alunni iscritti nell’a.s. 2018-19, possiamo osservare che sono ben 40 gli alunni con disabilità certificata (10,2% del totale), 30 quelli con disturbi evolutivi specifici (BES) (7,7% del totale) e 13 gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) (3,3% del totale). In tutti questi casi si rende necessaria la definizione di un percorso didattico adeguato alle specifiche esigenze degli alunni, a cui la Piccola Casa presta estrema attenzione, anche al di là dei limiti posti dalla normativa, al fine di dare una risposta quanto più possibile efficace agli alunni e alle loro famiglie. In particolare, per gli alunni con una certificazione medico-legale di disabilità (certificato H) la normativa prevede l’assegnazione di un insegnante di sostegno e la definizione di un piano educativo individuale (PEI). I bisogni educativi specifici (BES) non costituiscono una categoria diagnostica, ma individuano difficoltà pedagogiche, che possono essere determinate da motivazioni di natura fisica, biologica, fisiologica, sociale o psicologica. Nei BES, dunque, possono essere ricompresi alunni con esigenze estremamente variegate ed eterogenee; in questo tipo di bisogni possono rientrare, ad esempio, quelli derivanti da una fragilità sociale e culturale, i disturbi di apprendimento e i disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. In base alla normativa, solo in alcuni casi queste esigenze possono essere affrontate con un piano didattico specifico. Gli alunni con disturbi specifici nell’apprendimento (DSA) rientrano in una categoria diagnostica che viene certificata dal SSN e, in base a quanto previsto dalla normativa, devono essere seguiti sulla base di un piano didattico personalizzato (PDP); questi alunni, pur dotati di normali capacità cognitive, presentano una difficoltà specifica di apprendimento nella lettura e/o nella scrittura e/o nel calcolo (dislessia, disgrafia, discalculia), che richiede la definizione di misure compensative e dispensative nell’ambito didattico.
- LocalizzazioneSCUOLA PARITARIA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO “COTTOLENGO”, Via San G. Cottolengo 14 10152 Torino (TO). 3
- Obiettivi1) Accogliere e rispettare i bambini e la loro storia, accompagnandoli per un periodo della loro vita alla scoperta della realtà che li circonda, facendo, all’interno di questa realtà, esperienza di sé in azione. 2) Cura e rispetto delle differenze sia nel campo della disabilità che in ambito sociale, religioso ed economico, favorendo il Sistema Inclusivo del programma didattico. 3) Sostegno del personale docente della Scuola di Torino, dedicato alle persone in situazioni di fragilità, poiché si possa mantenere l’attuale percentuale dedicata al sostegno rispetto, non solo alla media Regionale, ma Nazionale.